Sono ore di attesa nel mondo sportivo bianconero, fiaccato e deluso dopo la mancata iscrizione alla Lega Pro che consegna alle zebre un futuro a dir poco incerto e dalle tinte tutt’altro che lucenti, visto che sulla carta il Viareggio dovrebbe ripartire dalla Terza Categoria e che occorrerà, comunque, per il sodalizio bianconero, versare cospicue quote di iscrizione per l’accesso all’Eccellenza o alla serie D.
Comunque, si profila l’addio al professionismo calcistico e chissà per quanto tempo. Ma la speranza è l’ultima dea, affermavano gli antichi. E allora si attende, in riva al Tirreno, con trepidazione il ricorso presentato dal Viareggio presso l’Alta Corte Federale (il presidente Domenico Filippelli al riguardo si è recato nella Capitale), che dovrà pronunciarsi con celerità, se si considera che il 1° agosto il Consiglio Federale dovrà procedere alla sostituzione dei club estromessi.
Intanto, i giocatori tesserati sono svincolati e agli atleti partecipanti al ritiro di Montecatini, più l’allenatore Agenore Maurizi, è stato dato il ‘rompete le righe’ fino a ché non se ne saprà di più. A proposito di ex bianconeri, Diego Conson, colonna portante della difesa del team di via Trento fino alla passata stagione, si è accasato alla Lupa Roma.
Si sta muovendo, intanto, anche l’Amministrazione Comunale della Perla del Tirreno, con in prima linea l’assessore allo sport Andrea Strambi, pronto a percorrere le strade di competenza del Comune per non far sparire il calcio nella città di Viareggio, città, lo ricordiamo, dell’ex ct della Nazionale Italiana campione del Mondo 2006 Marcello Lippi.
Riportiamo, infine, la ‘lettera aperta’ di Tiziano Giorgetti, presidente del Viareggio Club ‘Angelo Francesconi’, che ha lanciato sul profilo facebook e sul sito del club una riflessione in merito all’attuale difficilissima situazione attraversata dai colori bianconeri:
“E’ passato un giorno dall’esclusione del Viareggio dal campionato di Lega Pro e ancora non riesco a farmene una ragione. Ragionando col cuore la prima cosa che viene in mente è una lunga serie di offese verso questi nuovi pseudo dirigenti. Ho avuto il (dis)piacere di conoscerli personalmente più di un mese fa. E come ho raccontato in una affollata riunione del Club, non era necessario essere agenti della CIA o del KGB per capire che erano dei cialtroni“.
“Bastava sentirli parlare (arroganti e presuntuosi), farsi un giro in rete, chiedere a qualcuno nel mondo del calcio e non serviva arrivare al 18/7 per sapere l’epilogo. Sono stati quaranta giorni in sede e non hanno mai voluto trovare il tempo (nonostante le numerose promesse di Carpina) di presentarsi alla città, ai tifosi, alle istituzioni. Personalmente mi dicevano sempre che era Dinelli che non voleva fare nessuna conferenza per il momento. Come definirli? Ma c’è una cosa che non mi ‘torna’“.
“Visto che il signor Filippelli ha ripianato i debiti della vecchia gestione (154.000 euro?) e provveduto all’iscrizione (45.000 euro?nonché a versare 9.000 euro per il ricorso respinto ieri) è a tutti gli effetti il proprietario del Viareggio. Ricordo che la società non è fallita (come nel 1988, 1994 e 2003),“semplicemente” non è stata iscritta. Quindi la società esiste ancora, compreso tutto quello che della società faceva parte. Veniamo al punto. Nel patrimonio dell’Esperia erano confluiti, grazie a Dinelli, anche i terreni del centro sportivo delle Bocchette (valore di mercato: qualche centinaia di migliaia di euro)“.
“Domanda: i terreni delle Bocchette ora a chi appartengono? Qualcuno è a conoscenza della verità, chissà se un domani anche la Viareggio sportiva potrà sapere… Resta l’amarezza, lo sconforto, il dispiacere di vedere distrutto il lavoro onesto di persone che veramente hanno dato l’anima per questa causa e la delusione dei tifosi viareggini che devono subire l’onta dell’esclusione per la 4° volta in 26 anni !!!“
“Un ultima cosa, su Stefano Dinelli: più volte noi del Club abbiamo proposto un ‘monumento’ per il presidente (per noi sarà sempre così) più vincente della storia del calcio viareggino. Le sue gesta sono già nella storia di questa città. Non capisco, però, questo suo ostinarsi nel difendere l’operato di queste persone. Il primo ad essere arrabbiato dovrebbe essere lui, visto tutte le belle parole spese nei confronti dei nuovi proprietari. Tutte puntualmente disattese dai fatti. Il rischio che corre, dispiace dirlo, è che gli sportivi facciano a questo punto ‘d’ogni erba un fascio’ Io consiglierei di prendere un po’ le distanze..“
“Più mi tradisci, più mi innamoro di te, più mi fai soffrire, più mi innamoro di te, più mi deludi, più mi innamoro di te..Viareggio folle amore nostro!!! Tiziano Giorgetti“.