Il clima a Firenze intorno alla squadra viola non è sereno. Dall’inizio del ritiro di Cortina si sono susseguiti mugugni e contestazioni da parte di una frangia del tifo che si è fatta sentire anche con alcuni striscioni appesi sotto la tribuna del Franchi. A San Piero, sede della seconda parte del ritiro viola, la situazione si è esacerbata. Mihajlovic ha avuto un confronto diretto con i contestatori a bordo campo, ma ieri in tarda serata è arrivata una dura lettera del Patron Andrea Della Valle.
L’appello di Andrea Della Valle è chiaro e limpido: “O con noi, o contro di noi, diteci se ci volete ancora, se credete nel nostro progetto, altrimenti siamo pronti ad andarcene”. La lettera giunta nella tarda serata di ieri sera attraverso il sito ufficiale della Fiorentina è la logica conseguenza di un’estate travagliata, che ha dato inizio alla nuova epoca dellavalliana.
Troppe contestazioni, troppe offese gratuite, striscioni appesi sotto la tribuna con scritte assurde che chiedono la cessione della società e manipoli di tifosi che ululano durante il ritiro: chi chiede la testa di Sinisa, chi vuole la cessione di Cerci, chi si lamenta per gli addii di Mutu e Frey, chi se la prende per il mancato rinnovo di Montolivo (in questo caso contestazione doppia: sia verso il calciatore che verso la società), chi ricorda i fasti passati citando giocatori e dirigenze che hanno portato qualche coppa in bacheca, chi dice no alla tessera del tifoso.
Insomma ogni scusa è buona per contestare i Della Valle. Il patron viola, giustamente, non ci sta e chiede un confronto con i tifosi veri (la maggioranza silenziosa, che sostiene la famiglia Della Valle) e con la politica di Palazzo Vecchio. Le risposte non hanno tardato ad arrivare. Il vice sindaco ha subito replicato di stare a fianco della società, ma adesso deve arrivare un segnale forte da parte dei tifosi viola pensanti, i quali devono mettere a tacere questi pseudo ultrà che fanno della consuetudine all’insulto gratuito la loro arma migliore per distruggere tutto e tutti. Purtroppo questa frangia trova terreno fertile nel sottobosco degli urlatori di professione pronti a cavalcare ogni tigre pur di ricevere consensi. La domanda, ormai diventata più che retorica, che va posta a chi pretende un allontanamento dei Della Valle da Firenze, a chi dice che la Fiorentina va a avanti anche senza i “ciabattini marchigiani” è questa: avete delle alternative valide? Avete un gruppo più solido di quello dei DV da proporre per la proprietà viola?
I contestatori, probabilmente, ignorano lo stato dell’economia italiana. A questi chiediamo di guardare il telegiornale e di non sfogliare i giornali dal fondo (dove si trovano le notizie sportive), ma di leggere anche le prime pagine. Avete visto com’è ridotto il nostro Paese? Aprite gli occhi e fate un respiro profondo. Se i Della Valle (la proprietà più solida della storia viola dal 1926 al 2011) se ne vanno, saranno guai seri per Firenze e la Fiorentina.