E’ sventolata la bandiera a scacchi! Partiti! Scusate il ritardo ma il 28 agosto c’era lo sciopero dei faraoni. Non vi piace la parola sciopero? E allora diciamo che c’è stato lo slittamento della prima giornata. Da venerdì a domenica sera sono scesi tutti in campo, proprio tutti. Stecca l’Inter di Gasp si salva il Milan di Max, Antonio da Torino mostra i muscoli. Se ne vanno cosi i primi 270 minuti delle strisciate. I nerazzurri inciampano a Palermo, avrà da lavorare molto il fantasmino Gian Piero da Grugliasco. Al Barbera la sua squadra ha concesso troppo dietro. Ad onor del vero i gol condanna-Inter sono frutto di due prodezze personali (Miccoli-Pinilla), resta il fatto che l’Inter è apparsa scapestrata come le scelte dell’ex tecnico genoano. L’idea Zarate è abiurata al 34′, minuto nel quale viene messo in campo Sneijder. L’olandese aveva mal digerito la comodità delle panchine del Barbera, ma in campo per più di un tempo non fa la differenza. Anzi dopo il 2-2, l’Inter spinge ma non sfonda, affonda dopo la punizione di Miccoli e non si salva dalla trasferta siciliana. Si salva invece il Milan, che lascia ampi spazi alla Lazio: Klose e Cissè graffiano, per fortuna che Ibra e Cassano ci mettono una pezza. Reja si gode il punticino, Allegri un po’ meno. Lo Juventus Stadium e la quaterna rifilata al Parma fanno capire che la Vecchia Signora è tornata. Il catino bianconero nuovo di zecca fa paura, Conte è una furia che incarna lo spirito Juve dell’era Moggi. Nel dopo partita il tecnico, stile Mou, si lamenta pure col signor Celi, chiedendo equità nei giudizi arbitrali. In fretta si è scordato, quando da giocatore, la sua Juve riceveva favori su tutti i campi d’Italia. A Roma non c’è fine al peggio. Conti fa un altro dispettuccio a padre Bruno-mundial. Eliminazione dall’Europa League e sconfitta casalinga alla prima di Campionato, Luis Enrique è nell’occhio del ciclone. La rivoluzione capitolina non dà gli effetti sperati. Resisterà il basco? Delio Rossi e & attendono news. Sinisa sorride e sogna, la sua Fiorentina, dopo un’estate travagliatissima si è irrobustita e non poco. Gila, relegato in tribuna da C.T. Prandelli, segna, Cerci raddoppia e incanta. I contestatori sono lontani e dalla Curva Fiesole si scruta l’orizzonte che potrebbe donare piacevoli sorprese. Chi non è una sorpresa, ma una certezza è il Napoli di Mazzarri. I partenopei fanno un sol boccone del Cesena di Mutu. Espugnano la Romagna, varcano il Rubicone e si presentano nel migliore dei modi all’esordio in Champions contro Mancini e Balotelli. Guidolin sbanca la Puglia e fa digerire l’amaro-Arsenal. I friulani ripartono da dove hanno finito lo scorso anno e ancora una volta sono pronti a stupire. Ma ora è già tempo di Europa. Stasera Barca-Milan. Fateci divertire…per favore.