Riccardo Clementi, giornalista (tra i fondatori di Calciotoscano, ndr), comunicatore e scrittore trentenne, vive in provincia di Firenze ma, a dispetto della residenza, ha una passione viscerale per la Juventus.
Non a caso il titolo del nuovo libro di Clementi è “30. Sul campo, nella vita” e narra la storia di una generazione innamorata della Juventus. Il testo, edito da Urbone Publishing, casa editrice specializzata in letteratura sportiva, racconta attraverso aneddoti personali e cronache calcistiche degli ultimi 30 anni il modo in cui un gruppo di ragazzi del 1982, nati in terra fiorentina, è cresciuto insieme alla Juventus. Un rapporto profondo e particolare, che ha visto la Vecchia Signora vincere il suo 30° scudetto sul campo nello stesso anno, il 2012, in cui la generazione del 1982 ha compiuto 30 anni di età.
Dalla tragedia dell’Heysel agli anni di Platini, dai mitici mondiali ’90 sotto il cielo di un’estate magica al ciclo di Lippi, dalla titanica Juve di Capello all’incubo di Calciopoli, dalle vicende del fratello ultras alle fughe allo stadio con gli amici in una ventosa serata greca fino alla grande rinascita della Juve di Conte, Riccardo Clementi racconta in modo originale l’amore di un popolo per la Juventus, incrociando grandi gesta sportive e storie di vita vissuta in cui ognuno può riconoscersi. Divertenti gli episodi che raccontano cosa significa essere juventini a Firenze, una rivalità fatta di ironia e simpatiche provocazioni.
Un libro che scorre via veloce, come un pallone da calcio su un grande prato verde. Con qualche striscia bianca e nera.
Dalla tragedia dell’Heysel agli anni di Platini, dai mitici mondiali ’90 sotto il cielo di un’estate magica al ciclo di Lippi, dalla titanica Juve di Capello all’incubo di Calciopoli, dalle vicende del fratello ultras alle fughe allo stadio con gli amici in una ventosa serata greca fino alla grande rinascita della Juve di Conte, Riccardo Clementi racconta in modo originale l’amore di un popolo per la Juventus, incrociando grandi gesta sportive e storie di vita vissuta in cui ognuno può riconoscersi. Divertenti gli episodi che raccontano cosa significa essere juventini a Firenze, una rivalità fatta di ironia e simpatiche provocazioni.
Un libro che scorre via veloce, come un pallone da calcio su un grande prato verde. Con qualche striscia bianca e nera.