A tre giorni dall’inizio del campionato finisce l’incubo per il Grosseto. I maremmani sono stati riammessi in Serie B per mancanza di prove. Mentre il presidente Camilli è stato prosciolto.
È stata un’estate sofferta fino alla mattinata di oggi, quando la Corte di giustizia federale ha accolto il ricorso del presidente Camilli. Dalla Maremma si è levato un urlo di gioia, misto a rabbia. La rabbia di chi sa di essere innocente e di non poter pagare per cose che non ha commesso. I tifosi si sono stretti dunque al Grifone che ha ripreso il volo verso il sesto campionato di fila in serie B. Sempre con il suo comandate Camilli, sempre con l’orgoglio e la passione che solo Grosseto sa tirare fuori in questo momento.
Le accuse di Palazzi si sono sbriciolate come un savoiardo nel latte. “Ho sempre saputo di aver ragione – ha detto a caldo il presidente Piero Camilli -. Per me è come aver vinto un campionato”. Nonostante sia stato prosciolto dall’accusa, rimane comunque l’amarezza di un’estate sofferta. E rimane soprattutto il torto di aver comunque rovinato un mercato che adesso dovrà essere fatto in fretta e furia.
Rimane comunque la soddisfazione, che potrebbe trasformarsi in genuina rabbia, di poter gridare a tutti che Grosseto ha sempre ragione.