Leonardo Menichini si è presentato oggi ai tifosi con una doppia seduta, ed ha già fatto capire quale è il suo unico obiettivo: un miracolo chiamato salvezza.
Alla conferenza stampa indetta oggi è stato presentato anche il direttore sportivo Pietro Tomei, dove di seguito riportiamo le sue parole: “ Sono qui da circa dieci giorni, mi sono limitato ad osservare e capire le varie motivazioni di questo ultimo posto. Bisogna sicuramente cercare di dare una sterzata positiva ad una situazione molto complessa.
Il Presidente Piero Camilli in carica a Grosseto da dodici anni è uno dei pochi presidenti in Italia che nel calcio mette i soldi e non ne prende, merita stima e fiducia, purtroppo tre mesi fa la società era considerata retrocessa, ed a seguito di quello che accadeva il Presidente non ha potuto seguire direttamente gli acquisti e le cessioni, quindi bisogna “giudicare” chi ha lavorato prima di me. Ieri insieme a Camilli, abbiamo dovuto prendere una decisione dolorosa, in piena coscienza perché esonerare non è mai una cosa bella, e qui nessuno ha la bacchetta magica, ma solamente tanta esperienza. Qui c’era bisogno di mettere ordine, di una persona credibile, seria ed abituata a gestire situazioni difficili, con qualità sia livello umano che professionale. Abbiamo da vincere 24 battaglie, quindi un mezzo miracolo, ma c’è bisogno anche di tanta fortuna. Da parte nostra c’è tutta la disponibilità a rinforzare, ma bisogna farlo adeguatamente perché si rischia sennò di fare più danni di quelli che già esistono. In questo momento tragico, bisogna fare un appello ai tifosi, ai giornalisti per dare una mano alla squadra, e ritrovare l’amore perso nei confronti dei colori biancorossi. “
Anche Menichini ha parlato della situazione dei biancorossi: “ Qui a Grosseto c’è da fare una impresa, non sono certo venuto a “svernare”. Ho seguito il Grosseto in televisione e ho notato che la squadra ha dei valori, e non riesco a capire la causa dell’ultimo posto in classifica. I giocatori si conoscono soltanto quando li hai, si deve lavorare con tranquillità e sfruttare le caratteristiche di ogni singolo individuo. Bisogna far giocare bene la squadra, io sono abituato a far giocare con la palla a terra; il nostro obiettivo ora è la Reggina per cercare di fare più punti possibili nelle prossime gare, poi si penserà al mercato ma in una seconda fase. Dal primo allenamento ho visto cose buone e cose meno buone naturalmente, ma se funziona bene la testa funzionano anche le gambe, quindi lavorerò molto anche dal punto di vista psicologico. Per il modulo ho molte idee, sto mischiando le carte, c’è chi mi ha sorpreso piacevolmente altri meno. Mi auguro di arrivare ad una coda, cerchiamo tutti quanti l’impresa, e con un pizzico di fortuna ed entusiasmo ce la possiamo fare tutti insieme, società e con il sostegno dei tifosi. Perché gli allenatori, i dirigenti passano, ma il Grosseto rimane a tutti voi tifosi e stampa compresa.”