Migliorare l’offerta del prodotto-calcio sotto il profilo della qualità dell’ospitalità e della sicurezza degli stadi. Parte da questa base l’accordo firmato oggi dall‘ICS (Istituto del Credito Sportivo) e dalla Lega Pro.
L’Istituto, specializzato nell’erogazione di fondi per il modo dello sport, con la convenzione siglata con la Lega Pro, si pone l’obiettivo di promuovere, incentivare ed assistere l’ammodernamento, ma anche la costruzione ex novo degli impianti sportivi dei club di Lega Pro, non solo degli stadi, ma anche dei centri di allenamento.
L’ICS metterà a disposizione nell’ambito della convenzione un plafond di risorse, di € 150.000.000,00 , con le quali si impegna a concedere a favore della Lega Pro, dei propri associati e degli Enti locali proprietari degli impianti sportivi concessi in uso e/o in gestione a società sportive appartenenti alla Lega Pro, appositamente indicati dalla stessa, mutui per lo sviluppo dell’impiantistica sportiva destinata al calcio professionistico, in base a progetti approvati ai sensi di legge e con il parere tecnico del CONI.
“L’accordo con ICS- dichiara Mario Macalli, Presidente della Lega Pro– è un ulteriore passaggio per dotare i club di infrastrutture sportive moderne, sicure, efficienti ed adeguate agli standard europei”. “All’interno della convenzione viene data particolare attenzione anche ai progetti “Stadi senza barriere” – continua Macalli – cioè a quegli interventi finalizzati all’abbattimento di tutte le barriere tra il pubblico ed il terreno di gioco”.
Questi specifici interventi infatti usufruiranno di un apposito plafond dedicato di € 30.000.000,00.
“Siamo fortemente convinti del valore sociale di questa iniziativa, e l’obiettivo che abbiamo in comune con la Lega Pro – ha precisato Paolo D’Alessio Commissario Straordinario del Credito Sportivo – è rivolto non solo al processo di rinnovamento delle infrastrutture, ma anche e soprattutto al modo di gestire e vivere l’evento sportivo. Vogliamo rendere possibili investimenti che consentano la fruibilità quotidiana degli impianti da parte di tutta la comunità, e così riusciremo a rigenerare il calcio italiano e a riportare le famiglie allo stadio.”