Un calcio dal volto umano: è questo il calcio della Lega Pro. È un calcio che col cuore scrive, domani 31 maggio 2020, il numero 1000 nell’agenda delle iniziative sociali realizzate dalla Lega Pro e dai suoi 60 club. Sono, infatti, 1000 i progetti a carattere solidale, in poco più di 9 mesi, che hanno interessato con iniziative sociali gli stadi della C, gli ospedali e la ricerca con aiuti concreti per l’emergenza.
Di queste sono 500 le azioni sociali promosse dall’inizio dell’emergenza sanitaria legata al Covid19 quando la richiesta di supporto era impellente.I primi giorni di marzo è partita la campagna sociale della Lega Pro e dei suoi club denominata “Corriamo assieme verso un nuovo obiettivo”, che si è articolata in più forme: dalla raccolta fondi per la ricerca e per gli ospedali, alla vendita di maglie di giocatori sempre per la raccolta fondi per la ricerca, all’acquisto di un mezzo autoambulanza, alla donazione del sangue da parte di allenatori e capitani fino a giocatori e dirigenti impegnati nella consegna di pacchi alimentari.
“Abbiamo provato a consegnare anche un sorriso attraverso le mascherine” hanno detto i giocatori impegnati nella consegna delle mascherine.E’ nato anche il biglietto solidale, grazie all’unione delle 4 squadre calabresi della C con il supporto del Banco Alimentare per l’acquisto di beni di prima necessità per famiglie in difficoltà.
“ Lo sport ha il potere di unire le persone come poco altro può” è il messaggio di Mandela, che fu letto dai capitani delle squadre della Lega Pro all’interno della riproduzione della cella di Mandela a Firenze. È diventato la base di ogni iniziativa sociale della Lega Pro.
Infine, si avvicina a compiere 29 anni, il progetto “Adozioni a distanza” della Lega Pro e dei suoi club con il supporto della Caritas Children Onlus. E’ nato nel 1991. In totale, nella stagione, sono 126 i bambini adottati dalla Lega Pro e dalle sue societa’. Vivono in Bangladesh, Brasile, Colombia, Congo, Eritrea, India e Sri Lanka.