Amaranto che passano abbastanza agevolmente sul campo dei brianzoli varesini che erano imbattuti in casa da ben 55 gare.
Mister Novellino alle assenze di Schiattarella, Miglionico, Dell’Agnello, Perticone aggiunge per scelta tecnica Barone, Belinghieri e Siligardi facendoli accomodare in panchina ed opta per un modulo più prudente 4-4-2 con rientrante Bardi tra i pali, la difesa che vede Salviato, Knezevic, Lambrughi e Pieri, il centrocampo dove sull’out di destra debutta l’ennesimo giovane, Rampi classe 90, affiancato dal recuperato Remedi, oltre a Genevier e Luci, in attacco la coppia Paulinho, Dionisi.
Primo tempo che scorre via senza particolari emozioni col Varese che prova rapide ripartenze soprattutto col vivace bosniaco Nadarevic capace di mettere più volte in difficoltà il navigato Pieri che però alla lunga in virtù della sua esperienza trova le misure all’attaccante biancorosso, annullandolo poi completamente, amaranto che si limitano a controllare un Varese piuttosto confusionario che non riesce mai a rendersi pericoloso e dove i rifornimenti per Cellini sono pressochè nulli.
Ripresa che inizia col Varese che dopo pochi minuti troverebbe una buona opportunità con Cellini liberato solo soletto in area a pochi metri da Bardi, ma un prodigioso recupero di capitan Luci, senza dubbio il migliore di tutti i ventidue in campo, ne annulla la possibilità ed è lo stesso capitano che sul rovesciamento di fronte, sull’assist di Paulinho trova un sinistro che va a depositarsi nel sette sulla destra di Moreau, imprendibile per il portiere varesino, Si capisce che a questo punto per il Livorno la gara diventa in discesa ed infatti così è anche perchè il Varese rimane in dieci per l’espulsione di Carrozza reo di un fallaccio su Belinghieri che costringe il direttore di gara al rosso diretto; il Varese è ko ma lo è soprattutto nella testa ed il raddoppio di Dionisi, bellissimo il suo diagonale da sinistra, altro non è che la logica conseguenza di una gara dove praticamente si è vista in campo una sola squadra, quella amaranto. Crediamo che i problemi per i biancorossi e per il loro mister Benny Carbone, siano non solo nelle assenze che lamentavano ieri, ma principalmente nella chiarezza e nella volontà di affrontare il difficile campionato cadetto con ben altro piglio che non quello visto ieri.
Di contro un Livorno dove il mister continua, non guardando in faccia a nessuno, a lanciare giovani di belle speranze creando così la base di continuità per una squadra che sta ancora attendendo il rientro di Miglionico, Schiatterella, Dell’Agnello, Volpato e Russotto per gli infortuni, i goal di Paulinho, la miglior condizione di Perticone, Barone, Siligardi, Belinghieri e Piccolo.
Dimenticato pertanto l’infortunio casalingo con la Nocerina, alla luce di quanto esposto il futuro labronico dovrebbe senza dubbio essere roseo, occorre solo attendere e sperare che fin da sabato prossimo contro l’altra neo promossa Juve Stabia, gli amaranto riescano a dare continuità ai risultati positivi.