Volontà, grinta e carattere gli ingredienti del pareggio degli amaranto oggi in quel di Cittadella, campo notoriamento indigesto ai labronici che non sono mai riusciti ad espugnarlo ed anche oggi per poco non ne viene fuori una sconfitta che alla fine non sarebbe stata poi così scandalosa perchè se è vero che il Livorno è stato apprezzabile sul piano della volontà, non altrettanto possiamo dire sul piano tattico, perchè quella che abbiamo visto oggi sul campo veneto non era neppure lontano parente di quella splendida squadra che abbiamo ammirato nella precedente esibizione interna col Pescara.
Squadra che partita bene sprecando una buona occasione con Dionisi, si è poi a poco a poco disunita sotto la spinta degli amaranto di casa, difesa che soffriva sulle offensive dei veneti incapace di ripartire, senza riuscire a collegare i reparti, fasce praticamente inesistenti, rifornimenti per Paulinho (oggi stranamente fuori dal gioco) e Dionisi inesistenti e assetto tattico tutto da verificare:
No decisamente la squadra era in sofferenza e non si comprende perchè un giocatore come Bigazzi capace di ripartire sulla fascia, di saltare l’uomo creando così superiorità numerica sia stato relegato in panchina fino agli ultimi disperati dieci minuti mantenendo sugli esterni un inguardabile e pasticcione Salviato, incapace di fare un cross dal fondo quando già in difesa disponevamo di difensori puri come Perticone, Bernardini e Lambrughi; altra cosa che ci piacerebbe se il simpatico Monzon ci spiegasse è perchè un onesto e modesto giocatore come VitoFrancesco si sia oggi trasformato in un “IMPRENDIBILE” esterno come Pedro del Barcellona, capace di essere sempre smarcato sul out destro gettandosi nella profondità a creare sempre pericoli per la difesa amaranto e non a caso i due goal del Cittadella sono scaturiti da altrettanti assist del reo VitoFrancesco, con l’aggiunta di colpevolezza di una difesa che in occasione della prima rete di Martinelli è stata totalmente ferma in contemplazione del giocatore veneto che senza il benchè minimo contrasto saliva in cielo per il colpo di testa vincente. Qualche dubbio ci viene poi sul piazzamento di Mazzoni in occasione del secondo vantaggio del Cittadella e meno male che Paulinho proprio all’ultimo respiro si è ricordato di come si colpisce di testa e con una girata perfetta a riportato il Livorno in linea di galleggiamento.
Comunque è un punto che muove la classifica e questo è l’importante anche perchè la famosa quota 50 a poco a poco si avvicina e vista la stranezza del campionato ed i risultati che settimanalmente si verificano niente è perduto, del resto questo è il fascino della serie cadetta ed ora sotto con i bianconeri ascolani che venerdi sera verranno a farci visita all’Ardenza.