E’ un clima surreale quello che si respira all’Armando Picchi, nessuno quest’oggi giocherà a calcio, nessuno quest’oggi esulterà per un gol. Sono tutti lì, per quel giovane 25enne che purtroppo non potrà più continuare il suo sogno, quel sogno che lo aveva portato fino alla città labronica, nell’ultima ora del mercato invernale.
Piermario Morosini non era a Livorno da anni, ma si era subito fatto ben volere dalla tifoseria, che quest’oggi ha dimostrato ampiamente il suo affetto. Più di 8000 le persone presenti, tanti i cori e gli applausi per un ragazzo sfortunato, che credeva nel calcio per rinascere da una vita che gli aveva tolto quasi tutto.
L’Armando Picchi è un contrasto tra minuti di applausi e minuti di incredibile silenzio, che danno ancora più spazio al dolore, di fronte ad una morte così prematura e così inaspettata. A bordo campo, oltre alle scuole calcio di Livorno, ci sono loro, i compagni di Piermario, tutti con la maglia n°25, quella che il Livorno ha ritirato, quella che non indosserà mai più nessuno.
In sottofondo passano le canzoni dei due artisti preferiti di Morosini: Ligabue e Jovanotti. Urlando contro il cielo, Non è tempo per noi, Piccola stella senza Cielo, Fango e A te, ognuna ricorda un po’ quel giovane ragazzo, sempre sorridente nonostante la vita non gli abbia mai sorriso. Adesso è partito alla volta di Bergamo, dove giovedì sarà svolto il funerale, per il suo ultimo viaggio, per salutare quel ragazzo che amava incredibilmente la vita, ma che se ne andato troppo presto.
In sottofondo passano le canzoni dei due artisti preferiti di Morosini: Ligabue e Jovanotti. Urlando contro il cielo, Non è tempo per noi, Piccola stella senza Cielo, Fango e A te, ognuna ricorda un po’ quel giovane ragazzo, sempre sorridente nonostante la vita non gli abbia mai sorriso. Adesso è partito alla volta di Bergamo, dove giovedì sarà svolto il funerale, per il suo ultimo viaggio, per salutare quel ragazzo che amava incredibilmente la vita, ma che se ne andato troppo presto.