Amaranto cinici e micidiali mettono sotto con facilità un Empoli incerottato ed a nostro parere con grossi problemi di impostazione, di schemi e di spessore tecnico.
Di contro per il Livorno solo note positive, se togliamo quelle leggere distrazioni che hanno praticamente regalato due reti agli azzurri, reti facilmente evitabili con maggior oculatezza e concentrazione tanto è che lo stesso Nicola ci è sembrato piuttosto seccato di questo e di certo alla ripresa cercherà di lavorare su quelli che ha definito “cali mentali” che non potranno e non dovranno accadere contro squadre di importanza maggiore altrimenti poi recuperare potrebbe essere problematico.
Ma venendo alla gara di ieri occorre dire che la partita è stata praticamente tutta in discesa, il Livorno è andato subito in rete con la magia di Siligardi su calcio piazzato (e siamo già a 4 reti) dopodichè ha facilmente controllato un Empoli spento e pasticcione, addirittura sfiorando il raddoppio con lo stesso Siligardi poco dopo, e col gran lavoro offensivo ed i movimenti di Piccolo, Paulinho e lo stesso Siligardi impediva ogni e qualsiasi ripartenza agli azzurri che riuscivano appena rientrati in campo ad avere una fiammata che portava prima ad un pericoloso colpo di testa che terminava alto, poi ad un pallone che si stampava sul palo, ed è a questo punto che il Livorno ha fatto vedere la sua forza, prima una tremenda “BORDATA” di sinistro dai trenta metri di Emerson (e sono 2 goal) ha dato il raddoppio ai labronici, poi dopo che l’Empoli complice una indecisione di Salviato aveva ridotto le distanze, ha accellerato le manovre ed i triangoli andando facilmente a rete prima con Paulinho lesto ad anticipare tutti in area su uno splendido assist di Bigazzi, e poi a portare a 4 le segnature con lo stesso Bigazzi splendidamente servito in area dallo stesso brasiliano, ma comunque lesto e bravo a liberarsi del difensore ed a sorprendere un incerto Dossena che non è riuscito a fermare il tiro neppure troppo violento; la rete empolese del 4-2 a tempo scaduto è soltanto frutto di una fiammata di orgoglio e del famoso calo di concentrazione amaranto, oltre ad una grossa indecisione di Mazzoni, ma oramai a questo punto i tre punti e la quarta vittoria erano già in cassaforte.
E’ un Livorno sorprendente se rapportato alla squadra dello scorso anno ma forse il “mistero occulto” non è poi neppure tale perchè già nell’ultima parte di campionato quella squadra brutta e bistrattata che nè Novellino, nè Madonna erano riusciti a plasmare sotto l’oculata regia di Attilio Perotti divenne forte ed imbattibile; oggi quella squadra rafforzata con Gemiti ed Emerson e seppur priva di due perni come Dionisi e Belinghieri, trova probabilmente nel lavoro di mister Nicola (delfino scelto da Perotti) una sua continuità con un gioco arioso, veloce ed offensivo, riportando il grande pubblico al Picchi (anche ieri abbiamo rivisto la curva nord quasi completa con bandiere, striscioni, cori ed incitamenti e finalmente “senza contestazioni”)
Dodici punti in quattro gare, dodici reti fatte, roba da far impallidire ed assolutamente inpensabile alla vigilia, ma noi preferiamo volare bassi ed attendere perchè sabbiamo che il campionato cadetto è tremendamente difficile, le insidie e le sorprese sono in agguato in qualsiasi momento, pertanto fin da sabato nella trasferta di Modena avremo opportunità di valutare meglio i ragazzi amaranto e pertanto cominciare ad analizzare la vera forza e l’eventuale prospettiva di questa, fino a qui, splendida compagine.