Insidiosa trasferta per gli amaranto in terra abruzzese contro la neo promossa Lanciano che per l’occasione torna a giocare nel proprio stadio dopo l’esilio a Pescara causa i lavori per la messa a norma del velodromo. Livorno che deve fare ancora a meno dell’infortunato Siligardi al quale si aggiunge Emerson per squalifica, così Nicola opta per una formazione che vede davanti a Fiorillo centrali Bernardini e Lambrughi, Ceccherini a destra e Gemiti a sinistra, centrocampo con Belinghieri, Gentsoglou e Luci col supporto di Schiattarella che fa da pendolo tra il centrocampo e i due attaccanti Dionisi e Paulinho.
Partono bene gli amaranto facendo girare ottimamente la sfera e già al 12° una grande girata di Dionisi un poco alla Del Piero supera il portiere del Lanciano Casadei ma si stampa sulla traversa; continua a tenere bene in pugno la gara la squadra di Nicola con Dionisi che gioca largo a destra supportato sempre da Schiattarella con Ceccherini dietro, questo per arginare e tenere a freno l’out dove normalmente la coppia Mammarella-Fofanà crea pericoli e poi intorno al 38° una azione da manuale del calcio (tre passaggi dalla difesa al goal) regala il vantaggio ai labronici, recupera palla in difesa Gemiti, avanza, lancia profondo sull’out di sinistra per Paulinho che converge verso il centro, vede Belinghieri arrivare da destra, appoggio perfetto e rete del centrocampista labronico, la prima della stagione, ma bellissima per freddezza di esecuzione e tempismo nell’inserimento.
Ripresa che inizia con gli abruzzesi che spingono alla ricerca del pareggio, si difendono con precisione e ordine gli amaranto e nell’unico pericolo creato c’è un tempestivo e sicuro Fiorillo a fermare tutto, anzi è ancora il Livorno che verso il quindicesimo con Paulinho va vicino al raddoppio con un gran tiro che sfiora l’incrocio e poco dopo Dionisi solo soletto davanti a Casadei non riesce a chiudere. Si viaggia verso gli ultimi quindici minuti di gara con i labronici che controllano agevolmente le sfuriate locali che le tentano tutte sfruttando i cambi a disposizione, anche mister Nicola inizia con le sostituzioni e Piccolo va a rilevare Dionisi autore di una grande gara di sacrificio, è poi la volta dell’austriaco Prutsch a rilevare il greco Gentsoglou (ottima la prestazione del centrocampista), e poco dopo è Piccolo a mangiarsi la palla del raddoppio, entra anche Salviato a sostituire Ceccherini ammonito poco prima da Borriello autore di una buona direzione di gara ma forse troppo fiscale nel comminare ammonizioni tra le quali quella di Lambrughi che incorrerà nella squalifica perdendo così l’importantissima gara di sabato contro il Bari e c’è pure il brivido finale con Volpe che al 45° colpisce in pieno la traversa e pochi secondi dopo con la solita distrazione della difesa amaranto pareggia per gli abruzzesi. Purtroppo questo crediamo sia il limite di questa squadra che sviluppa un grande calcio ma difetta sempre nel chiudere le gare e soprattutto soffre in maniera incredibile l’incapacità nervosa di mantenere il vantaggio.