Carattere, grinta, gioco, capacità di soffrire, e soprattutto “NON MOLLARE MAI” come il suo condottiero mister Nicola professa.
E’ questa la micidiale miscela che ha portato gli amaranto, seppur in attesa dellla gara del Sassuolo, in coabitazione con gli stessi emiliani in testa alla classifica.
Eppure la gara di ieri sera al Silvio Piola non è stata certo delle più semplici, i piemontesi del neo allenatore Aglietti hanno dimostrato di avere sia uomini, sia capacità tecniche per togliersi dalla delicata posizione che attualmente occupano in graduatoria e di certo il lavoro dell’esperto mister ex Viareggio ed Empoli si farà sentire nel prossimo futuro.
Ma il Livorno attuale è un brutto, anzi bruttissimo cliente per tutte le squadre del girone, mister “10 e Lode” a poco a poco sta plasmando una squadra a dir poco “MICIDIALE” capace di soffrire, di aspettare, di ripartire, di colpire quando oramai non ci pensi più, anche ieri sera proprio all’ultimo minuto, e vorremmo spazzare via ogni qualsiasi dubbio sul fallo su Buzzegoli reclamato dai novaresi, Siligardi conquista palla quasi sul vertice destro dell’area degli azzurri, va in slalom tra ben tre avversari, Buzzegoli gli arriva di fianco in maniera arrembante e violenta, va per colpirlo, ma Siligardi riesce ad evitare l’eventuale fallo, Buzzegoli cade e resta a terra alle spalle del giocatore labronico che non può assolutamente vederlo e che nel frattempo ha toccato palla verso Salviato che arrivando in corsa fa uno-due passi (neppure il tempo di prendere un respiro) e quasi dal fondo mette in mezzo ua rasoiata bassa sulla quale arriva come un falco Paulinho che da due metri mette in fondo al sacco seccando l’incolpevole Bardi.
E così arrivano quei tre punti che mandano il Livorno in cielo almeno fino a lunedi sera (posticipo Sassuolo-Brescia), ma al di la della classifica quello che colpisce è la capacità di soffrire che questa squadra ha, i progressi sono stati notevoli pure nella fase di difesa, l’arretramento di Emerson al centro del fortino ha dato sicurezza alla squadra, l’innesto di Fiorillo tra i pali si è dimostrato importantissimo ed i benefici sono palpabili e sotto gli occhi di tutti.
Quanto alla gara di ieri sera partono a razzo gli amaranto schiacciando un timoroso Novara nella propria area, i corner fioccano, ben 5 nei primi dieci minuti di gioco, ma il goal non arriva, poi escono gli azzurri che con Gonzalez creano qualche allarme alla difesa labronica e con azioni alterne si arriva verso la fine del primo tempo che vede l’infortunio alla caviglia di Dionisi che esce per far posto a Siligardi partito ancora una volta della panchina.
La seconda parte della contesa è ancora caratterizzata dall’alternanza di azioni da una parte e dall’altra poi mister Nicola va alle sostituzioni che ancora una volta si rivelano decisive, entra Salviato in luogo di ancora una volta ottimo Gentsoglou, Schiattarella si sposta al centro, a sinistra l’esausto Gemiti viene rilevato da Lambrughi, aumenta la pressione su un Novara che inizia a dimostrare limiti di tenuta fisica fino all’episodio del goal sopradescritto.
Così va il calcio, il Novara avrebbe anche meritato il pareggio ma questo Livorno in questo momento è veramente “FORTE E BELLO”