Incredibile gara quella degli amaranto ieri al Menti di Vicenza. Errori dei quali sembrava aver perso traccia, ma anche grande forza caratteriale nel recuperare un risultato che sembrava oramai fatalmente compromesso.
Parte bene la squadra labronica nella quale mister Nicola conferma lo stesso modulo e gli stessi uomini della precedente vittoria col Grosseto, cioè difesa a tre con Bernardini, Emerson e Lambrughi davanti a Fiorillo, Salviato e Gemiti sugli esterni, Luci e Gentsoglou in mezzo, Belinghieri solito pendolo tra il centrocampo e le punte Paulinho e Siligardi.
Il Livorno fa vedere subito di che pasta è fatto, spinge sull’accelleratore e già al 14° va in goal con Belinghieri lesto a raccogliere un taglio quasi dal fondo ed appena due minuti dopo Paulinho sfugge a tutti i difensori biancorossi e davanti a Pinsoglio colpisce un po’ troppo debolmente permettendo al portiere vicentino di toccare in angolo. Sembra che la gara per i labronici sia semplicissima, troppa la differenza di spessore tecnico e di gioco tra le due compagini ed è qui la sorpresa, Breda cambia modulo passando al 4-3-3 allargando moltissimo gli esterni, il Livorno invece come “Narciso” si specchia nella sua bellezza, inizia a tocchettare la sfera senza costrutto con grande “SUFFICIENZA e PRESUNZIONE”, si torna alle vecchie amnesie difensive e cosi nel giro di pochi minuti dalla corsia di sinistra il Vicenza trova due reti in perfetta fotocopia con Castiglia che batte l’incolpevole Fiorillo. Si va così al riposo con un risultato a favore della squadra veneta inimmaginabile dopo l’avvio di gara e al ritorno in campo ti aspetti un Livorno arrabbiato,( e pensare che Nicola alla vigilia aveva avvertito sui pericoli di questa gara e sulla rabbia dei veneti ) ma invece la squadra amaranto continua nel suo inutile tic-toc finchè verso il quarto d’ora Di Matteo si invola da centrocampo, taglia in slalom gli statici difensori livornesi “fermi come birilli” ad osservare il difensore vicentino mettere in rete il goal del 3-1 peraltro dobbiamo dire pure meritato ed è a questo punto che forse i giocatori livornesi comprendono di averla ” FATTA GROSSA ” e riprendono così ad esprimere gioco e forza caratteriale nel tentativo di recuperare il risultato riuscendoci prima con un tiro ancora di Belinghieri da fuori e poi con Paulinho bravo a sfruttare un errore di un difensore biancorosso, altre emozioni fanno da contorno alla gara, la traversa di Siligardi, l’ipotetico calcio di rigore di Emerson sul connazionale Giacomelli ed altre varie opportunità.
In conclusione possiamo parlare di una gara molto bella sul piano dell’intensità, ma se da una parte c’è la soddisfazione per il recupero di un risultato che sembrava già scritto a favore del Vicenza, dall’altra c’è invece la preoccupazione in chiave futura di quelle “AMNESIE DIFENSIVE” che credevamo il bravo Nicola fosse riuscito a debellare dopo le ultime gare senza reti subite e che invece ritornano prepotentemente, tanto che occorre sperare che nel prossimo mercato di gennaio la dirigenza labronica riesca col suo staff tecnico a trovare un difensore ad hoc da inserire in questa squadra per colmare questo che alla lunga potrebbe rivelarsi il vero ” handicap ” della compagine.
Vorremmo sottolineare la “SCARSISSIMA SENSIBILITA’ ” ancora una volta di Sky che non è stata capace con i suoi cronisti e registi di fare una nota visiva su Pier Mario Morosini celebrato dalle due squadre prima della gara e citando la cosa solo in occasione del goal di Paulinho che è andato ad omaggiare il cartellone del ” MORO ” alzando la maglia sotto la quale c’era pure l’omaggio a PierMario beccandosi pure dall’nflessibile arbitro l’ammonizione per il gesto, del resto ci sarebbe da dire ” I REGOLAMENTI NON HANNO UN CUORE ” ma l’arbitro dovrebbe averlo, cosa che invece non è appartenuta al sig.Palazzino che forse per una volta avrebbe potuto far finta di non aver visto, credo che nessuno lo avrebbe nè biasimato, nè punito.