Seconda sconfitta consecutiva per gli amaranto, ancora una volta nei minuti finali come lunedi sera ad Empoli, forse una piccola crisi, forse un allentamento della tensione dopo l’incredibile striscia di 14 risultati utili che avevano traghettato i labronici a ridosso della vetta che ora dista nuovamente 8 punti, ma attenzione al pericolo Verona che oggi alle 12,30 in quel di Novara potrebbe ridurre il distacco ad un solo punto in caso di vittoria: del resto questa è la serie B, bella e imprevedibile, basta pensare al derelitto Vicenza che col nuovo corso Dal Canto nelle due trasferte impossibili Verona prima e Brescia oggi è stato capace di raccogliere 6 punti, poi la sfortuna si è accanita in maniera atroce contro il Livorno, pur se questo non è un giustificativo, del resto andare in campo senza Fiorillo (pensiamo determinante la sua assenza tra i pali), Schiattarella, Luci, Siligardi, Ceccherini ai quali si è aggiunto nel corso della gara Belinghieri per un dolore alla coscia, crediamo sia un po’ troppo penalizzante.
Nicola è stato costretto ad inventarsi un nuovo assetto di partenza con Bernardini, Emerson e Lambrughi davanti a Mazzoni, Salviato, Gentsoglou, Duncan e Gemiti sulla linea di centrocampo, Belinghieri dietro le punte Dionisi e Paulinho.
Marcolin risponde con una linea di difesa a quattro che vede davanti a Colombi, Gozzi, Andelkovic, Zoboli e l’ex Perna, un centrocampo a ridosso della linea difensiva con Sturaro, Moretti e Signori, il velocissimo Lazarevic e Piscitella esterni a sostegno della punta centrale Ardemagni.
Prima parte che vede grande supremazia di gioco del Livorno che però lento e prevedibile sbatte sul muro eretto dai canarini ottenendo soltanto una innumerevole serie di corner e proprio sulla battuta di uno di questi accade che dalla respinta dall’area modenese la palla arriva al JET Lazarevic che con la velocità di un missile si beve Lambrughi, si accentra e da fuori area tira un rasoterra non impossibile sul quale Mazzoni non accenna neppure la parata ed il tiro era piuttosto lento e distante, seppur piazzato (e questo crediamo sia il limite di questo numero uno che se bravo sulle palle alte è lento, poco reattivo, macchinoso ed impacciato sulle palle basse come già successo ad Empoli sul colpo di testa di Pratali cadutogli praticamente ai piedi), nel frattempo Dell’Agnello (ottima la gara del baby) ha preso il posto dell’infortunato Belinghieri e col Modena in vantaggio si va al riposo.
Seconda parte che vede subito gli amaranto partire a spron battuto e già al secondo minuto un Dionisi inarrestabile viene messo giù da Moretti in area, rigore sacrosanto che lo stesso Dionisi insacca per il pareggio. Livorno insiste nel tentativo di vincere la gara, Bigazzi va a sostituire un lento, impalpabile e pasticcione Salviato, il Modena soffre la pressione e la grinta amaranto ripartendo però pericolosamente tanto che c’è un dubbio atterramento di Ardemagni che però l’insufficiente Giancola di Vasto “COMPENSA” probabilmente con quello di Dell’Agnello, il mister canarino Marcolin fiuta il pericolo, sostituisce i più offensivi Piscitella e Lazarevic con l’ex Pagano e Nardini, poi pure Osuji in luogo di Signori, continuano gli attacchi del Livorno con Colombi che si supera in un paio di occasioni salvando in corner (saranno ben 13 a 4 a favore dei labronici alla fine) e proprio nel finale, siamo al 43° una micidiale ripartenza degli emiliani porta Pagano al tiro che coglie un palo incredibile e poco dopo Sturaro si invola sulla destra incontrastato, mette in mezzo dove Ardemagni come all’andata brucia tutti e con un tocco debole in diagonale batte ancora una volta il portiere (immobile) livornese. Non c’è neppure il tempo di reagire perchè la mazzata è tremenda, il solo Duncan ci prova con un violento tiro dalla distanza che però si alza sopra la traversa.
E’ di certo una sconfitta immeritata, sia per quello che il Livorno ha espresso nel secondo tempo, sia per le assenze CREDIAMO DETERMINANTI, tanto che la curva nord, ancora una volta ammirabile, a fine gara a chiamato la squadra per tributargli il giusto riconoscimento per l’impegno profuso. Ed ora sotto con la prossima gara sabato sul difficile ed ostico terreno di Cittadella dove gli amaranto hanno sempre trovato grosse difficoltà, per poi proseguire martedi sera nell’infrasettimanale al Picchi col Crotone e concludere il trittico degli otto giorni con la proibitiva trasferta al Picco contro gli eterni rivali dello Spezia, grande delusione di questo torneo.
Speriamo che alcuni infortunati possano rientrare nei ranghi per dare più solidità alla compagine che data la mentalità che Nicola trasmette alla sua truppa di forma “un po’ zemaniana” cioè cercare di vincere “sempre e comunque” ha magari provocato queste due sconfitte ed a nostra domanda al mister se “forse non era il caso di accontentarsi del pari” ci ha risposto CON RAGIONE, che senza questa filosofia non avremmo vinto le gare che abbiamo fatte nostre in altre occasioni. Di sicuro mister 110 e lode ha ragione, solo che ora necessitano i titolari che hanno portato il Livorno così in alto, in primis il veloce recupero del “miracoloso Fiorillo” altrimenti crediamo saranno dolori.