E’ la sera di Verona-Livorno, un solo punto in più dei labronici in questa gara che al Bentegodi farà vedere magari un piccolo pezzetto di Serie A, anche se comunque vada dopo questa sfida ci saranno ancora 11 gare da disputare, 33 punti in palio così che tutto può ancora accadere.
Gli ingredienti per una gara intrigante ci sono tutti, dalla classifica, terza contro seconda alla tifoseria giallo-blu che all’andata a Livorno intonò “VERGOGNOSI CORI” contro la memoria del compianto Morosini, al supponente Mandorlini autore di parole pesanti contro la piazza livornese per le quali si beccò pure un mese di squalifica, vecchia antipatia quella del tecnico scaligero verso l’ambiente amaranto, antipatia che risale ad una decina di anni addietro quando Mandorlini all’epoca alla guida dei bianchi spezzini (campionato di serie C1) a quattro domeniche dalla fine in piena rincorsa vinse per 1-0 al Picchi regalando poi a fine gara una “PODEROSA PERNACCHIA” alla tribuna labronica, dovette però soccombere dopo una lunga lotta al Livorno di Igor Protti e Osvaldo Iaconi che conquistò la serie cadetta, poi lo scandaloso arbitraggio all’andata del sig.Nasca di Bari che annullò il regolarissimo goal del pareggio a Paulinho e non dette un sacrosanto rigore a favore dei labronici, senza contare il colpo di testa di Salviato finito sul palo a portiere battuto.
Ma questo è il passato, invece questa sera avremo in campo il secondo miglior attacco del torneo (quello del Livorno) contro la miglior difesa (quella del Verona).
Mister Nicola schiera la squadra prevista, mancano Schiattarella e Lambrughi squalificati oltre ovviamente all’operato Siligardi, e allora davanti a Fiorillo ci sono Bernardini, Emerson e De Carli, linea di centrocampo con Salviato, Luci, Duncan e Gemiti, tra le linee Belinghieri dietro a Paulinho e Dionisi.
Il Verona di Mandorlini si schiera con Rafael tra i pali, difesa con Cacciatore, Moras, Maietta e Agostini, centrocampo a tre che vede Laner, Jorginho e Halfredsson, attacco a tre col rientrante Cacia al centro con Gomez e Martinho ai lati. Il direttore di gara è Tommasi.
Partono bene i labronici, sicuri e con un buon pressing anche se la prima occasione è per Gomez con un colpo di testa alto, ma è il 10° minuto lavora bene un pallone Dionisi, Salviato va al tiro, respinge corto Moras e Paulinho da pochi metri non perdona e insacca nell’angolo basso sulla sinistra di Rafael. Continua a giocare bene il Livorno facendo girare palla, occorre arrivare al 20° per vedere gli scaligeri operare una ripartenza che frutta una punizione pochi metri fuori dall’area amaranto e l’ammonizione di Duncan, c’è la gran botta di Laner che trova però Fiorillo pronto alla respinta. Poi è Bernardini a beccarsi un ammonizione per fallo tattico e sugli sviluppi c’è una opportunità ancora di testa per Gomez che Fiorillo neutralizza. Risponde al 26° Belinghieri con un tiro dalla distanza che termina fuori, non c’è respiro, attacca furiosamente il Verona, ottiene una pericolosa punizione dai venti metri, Halfredsson va alla battuta ma ne viene fuori solo un corner sul quale Maietta spreca forse perchè scoordinato al momento del tiro, poi al 35° c’è una ripartenza sulla fascia di sinistra e Martinho inseritosi bene trova il goal del pareggio. poi al 44° su servizio di Dionisi, Paulinho getta alle ortiche la possibilità del nuovo vantaggio, si va pertanto al riposo dopo un bel prmo tempo sul risultato di parità.
Si rientra in campo col Verona che sostituisce Laner col danese Nielsen arrivato a gennaio dal Pescara, attacca il Verona, ancora una volta il Livorno si fa trovare scoperto sulla sua destra e il tiro di Martinho è deviato in corner da Bernardini, E’ il 17°, sul corner per il Livorno Salviato si mangia il goal del vantaggio, riparte il Verona, Duncan ferma Cacia irregolarmente, già ammonito si becca il rosso ed ora sarà dura per gli amaranto in dieci uomin, viene ammonito anche Paulinho per proteste. Reagisce il Livorno e Belinghieri va al tiro costringendo Rafael ad una straorrdinaria parata, entra Gentsoglou per Luci, poi Ceccherini per Dionisi e siamo al 25°, ci sarà ancora da soffrire per gli amaranto, attacca a tutto vapore il Verona, va al tiro Gomez ma alto, soffre il Livorno difendendosi coi denti, arriviamo al 30° c’è l’ammonizione anche per Jorginho, attacca sempre largo il Verona, entra nei gialloblu Ferrari per Gomez, una vera punta nel chiaro tentativo di vincere la gara, è il 35° resiste con la grinta e i denti il Livorno cercando qualche alleggerimento, punizione per gli scaligeri al 37°, Jorginho nel mucchio ed è corner, è il 40° Mandorlini gioca anche la carta Rivas per Halfredsson, è un vero assedio, si difende disperatamente la squadra labronica senza comunque perdere mai la calma, è il 45° ci sono da giocare ancora tre minuti di recupero, tre lunghi minuti di sofferenza, è il 92° c’è un corner per il Verona però senza esito, Verona all’assalto ma il “GRANDE anzi GRANDISSIMO LIVORNO” porta via un importantissimo punto dal Bentegodi, ed ora martedi sera a Cesena.