Troppo Livorno per la compagine marchigiana arrivata al Picchi priva delle punte Zaza e Fecsezin, anche perchè passano appena 53 secondi, Paulinho conquista un pallone sull’esterno di sinistra nella propria metacampo, aggira Faisca, va a caracollare per il campo vanamente inseguito dai centrocampisti bianconeri, arriva ai 30 metri, palla dal sinistro al destro e tiro impossibile che si infila a scendere sotto l’incrocio dei pali. E così non è passato neppure un minuto e si potrebbe dire “IL BANCO SALTA”.
Pergolizzi mister bianconero non poteva fare altro che arrivare al Picchi con una squadra coperta e arroccata nella propria metacampo sperando in qualche ripartenza, difatti davanti a Maurantonio si posizionano Prestia, Peccarisi, Faisca e Scalise, linea di centrocampo con Di Donato, Loviso (un ex), Legittimo e Morosini, Fossati opera da collante tra la linea mediana e Soncin unico attaccante della truppa ascolana. Il vantaggio labronico rende tutto più semplice alla truppa di Nicola che lasciava a riposo causa alcuni problemini avuti in settimana sia Fiorillo che Schiattarella, pertanto si vedeva un Livorno che schierava Mazzoni tra i pali, Bernardini, Emerson ed il rientrante De Carli in difesa, Salviato a destra, Gemiti a sinistra con Duncan e Luci in mezzo nella linea mediana, come sempre Belinghieri tra le linee dietro Dionisi e Paulinho. Quindi nel turn-over del mister amaranto Fiorillo, Lambrughi e Ceccherini vanno in panchina con Cellerino, Schiattarella, Bigazzi e Gentsoglou. L’arbitro è il debuttante per la categoria Roca di Foggia (discreta la direzione, di certo facilitata dalla gara).
Il goal fulminante di Paulinho mette subito la contesa in discesa, l’Ascoli non riesce neppure a reagire tanta è la superiorità amaranto, centrocampo controllato con estrema facilità, un Duncan scatenato che aggredisce tutti i portatori di palla marchigiani scardinando palloni a destra e a manca, si sprecano le opportunità da goal fino al 20° per l’ennesimo fallo dei difensori bianconeri, si comanda una punizione spostata sulla destra fuori dall’area marchigiana, alla battuta si porta Emerson, sinistro forte e diabolico che aggira la barriera e si infila in rete beffando il portiere ascolano vanamente proteso in tuffo, è il 2-0 che ora rende tutto estremamente più facile. Marchigiani sotto schok ed incapaci di reagire, Livorno che continua ad attaccare, si sprecano i tiri verso la porta di Maurantonio con Dionisi, Belinghieri, Paulinho e Salviato, l’Ascoli si fa vivo su una punizione che Mazzoni blocca senza problemi.
Secondo tempo con gli amaranto che controllano agevolmente la gara cercando pure di risparmiare energie in vista di un finale di campionato che si preannuncia abbastanza intenso, l’Ascoli opera i cambi di Colomba per Legittimo e Lion per Morosini, ma la musica è sempre labronica, è un “SAMBA” infernale quello che ballano gli amaranto, Belinghieri, Luci, Paulinho, Emerson esaltano con i loro tiri le virtù del portiere ascolano che poi proprio allo scadere nulla può sul tiro a botta sicura per il 3-0 di Bigazzi generosamente servito da Cellerino che avrebbe potuto realizzare da solo ed a conferma di quanto questo gruppo sia unito c’è da dire che poco prima lo stesso Cellerino aveva realizzato il terzo goal annullato per fuorigioco, ma è da rimarcare che Dionisi solo, soletto davanti a Maurantonio anzichè battere a rete appoggiava al cileno in off-side. Segnali importanti questi che rimarcano semmai ce ne fosse bisogno la forza, l’unione di questo gruppo che un Nicola soddisfattissimo è riuscito magicamente a plasmare. Ed ora sotto col trittico in otto giorni che dovrebbe dare una risposta quasi decisiva sul futuro del Livorno oramai lanciatissimo verso il tentativo di agganciare la massima serie, da veder se diretta o attraverso i play-off che oramai comunque vadano queste gare “DOVREBBERO” essere una certezza, infatti si parte da sabato con la difficilissima trasferta in quel di Varese, si prosegue mercoledi sera nel posticipo all’Ardenza contro il lanciatissimo Novara (di certo la squadra più in forma del momento quella di Aglietti) per chiudere poi sabato prossimo sul terreno degli umbri di Terni. Un trittico che dirà molte cose e che il Livorno si appresta ad affrontare fiducioso e certo che comunque vadano le cose tenterà il tutto per tutto per raggiungere quel risultato che tutti dal presidente Spinelli all’ultimo tifoso auspicano.