E’ la sera della gara del Presidente Spinelli, cuore genoano di nascita, calciatore da giovane coi colori rosso-blu, presidente dei grifoni per 11 anni che gli hanno dato tante,tantissime soddisfazioni inclusa la semifinale di Coppa Uefa con la storica vittoria all’Hanfield Road di Liverpool ed in seguito sbarcato a Livorno al timone del veliero amaranto (ormai navighiamo verso i 15 anni di presidenza) e circondato da tutto uno staff di ex genoani nei ruoli importanti della società, dal DG Attilio Perotti al direttori del comparto tecnico Capozucca e Signorelli per finire al mister Davide Nicola (sette anni da calciatore nelle file rossoblu).
Un “amarcord” incredibile dal quale il mister tenterà di tenere lontano la sua truppa che dopo le due ultime squillanti vittorie è chiamata questa sera ad una specie di prova della verità, sul non facile campo di Marassi contro una compagine gasata e caricata dalla squillante vittoria nel derby contro i cugini blucerchiati. Il pronostico e lo spessore tecnico della compagine di mister Liverani non danno scampo al Livorno ma aspettiamo a valutare dopo che avremo visto lo sviluppo della contesa.
Ad arbitrare la gara è arrivato Giacomelli da Trieste.
LA TATTICA – E’ tutto pronto, il Ferraris è colmo, arrivano le formazioni e come previsto nel Livorno manca Emerson vittima dell’infortunio subito nella gara di domenica scorsa contro il Catania, quindi Nicola opta per Bardi tra i pali, difesa che vede il debutto di Rinaudo con Coda e Ceccherini ai lati, linea a cinque a centrocampo con Schiattarella, Luci, Biagianti, Greco e Mbaye, davanti Paulinho ed Emeghara.
Risponde Liverani con un modulo a specchio che vede Perin in porta, Gamberini, Portanova e Manfredini in difesa, Vrsaljko, Biondini, Lodi, Matuzalem e Antonini a centrocampo, Gilardino e Calaiò punte.
LA CRONACA – Si parte, la serata è tiepida, il terreno in ottime condizioni, dopo tre minuti c’è un ammonizione per Lodi che tocca un pallone di mano, sono trascorsi 10 minuti e non è successo niente, la gara è molto tattica, le squadre si studiano con un ritmo blando, poi al 13° Lodi ha un calcio di punizione a suo favore, tenta uno schema che però non riesce pure se Gamberini viene liberato per il tiro, poi al 18° arriva il primo corner per il Genoa, passano altri minuti con i rossoblu che intensificano l’azione mentre Nicola è costretto alla sostituzione di Duncan per Biagianti che esce zoppicando e siamo al 25° con gli amaranto che stanno tenendo bene il campo e sprecano al 27° un goal gia fatto con Emeghara che getta al vento la respinta di Perin sul tiro di Luci, poi il portiere devia un nuovo tiro di Emeghara e arriva anche per gli amaranto il primo corner.
Arriviamo alla mezzora, la gara sta crescendo di ritmo e Duncan conquista un altro corner, passano i minuti siamo al 35° ed ora la gara è più viva , si attacca da una parte e dall’altra, Paulinho tocca un pallone con la mano e pure lui incorre nel cartellino giallo, buona poi la triangolazione Luci, Emeghara, Greco con la finalizzazione del ex Olimpiakos che è fuori misura di pochissimo e tocchiamo il 40° con qualche scintilla tra Biondini e Greco che Giacomelli seda immediatamente.
Entriamo negli ultimi due minuti di recupero, poi come si diceva una volta “TUTTI A PRENDERE UN THE CALDO”.
Non c’è molto da dire sulla gara, il Livorno tiene molto bene, squadra corta e compatta che non ha sfruttato l’occasionissima capitatagli, di contro Genoa che non riesce a trovare sbocchi per i suoi pericolosissimi attaccanti e pertanto c’è da attendersi qualche modifica al rientro in campo da parte di mister Liverani
Si riparte, non ci sono cambi, c’è subito una pericolosa azione portata avanti da Duncan, Mbaye e Paulinho che guadagna il terzo corner, arriva il fallaccio di Manfredini su Emeghara ed è giallo per l’ex atalantino, poi al 7° altro fallo su Paulinho e punizione tre/quattro metri fuori area sul vertice destro, batte Paulinho ma sulla barriera.
Liverani fa entrare Cofie per Lodi per avere più grinta e ritmo e siamo al 10° con gli amaranto che con un pressing alto fino a qui tengono bene, arriva il primo tiro del Genoa, è di Biondini e va fuori. Ora prova ad alzare la sua manovra il Genoa, l’innesto di Cofie sta dando più velocità e ritmo alle azioni dei liguri e arriva anche per Gilardino l’ammonizione per proteste mentre scorre il 20° minuto della ripresa con i rossoblu che però ci sembra abbiano preso campo, faticano ora i labronici a ripartire, poi Luci si inserisce ma il suo tiro è debole, c’è il quarto corner per gli amaranto mentre entra Stoian per Matuzalem e nel Livorno Siligardi per Emeghara. Corre il 25° va al tiro Schiattarella che impegna severamente Perin, sulla ribattuta arriva Mbaye che segna ma c’è fuori gioco ed il goal viene annullato, ed al 28° un bel lancio di Greco pesca Paulòinho fuori gioco di un soffio, poi un inserimento di Siligardi con Gamberini che compie il miracolo deviando in angolo ed è il quinto per gli amaranto, siamo alla mezzora con una punizione per il Genoa e Manfredini di testa aaccarezza la faccia alta della traversa poi guadagna il secondo corner, ora il Genoa attacca e soffre il Livorno, ancora un corner genoano su una azione veramente pricolosa con Coda che salva la rete, i rossoblu con l’ingresso del rumeno Stoian ora sono più veloci e fantasiosi, siamo al 35° e ci sarà da soffrifre molto, una punizione per il Genoa pericolosa ma fuori, guadagna un altro corner il Genoa, respinge Bardi con i pugni, aumenta la pressione la squadra di Liverani ed i labronici soffrono a ripartire, siamo al 40° e ci sarà un altro corner per il Genoa con Rinaudo che resta a terra per crampi ed allora Nicola lo sostituisce mandando in campo Emerson ed anche Liverani fa entrare il greco Fetfatzidis per Gamberini, cioè un peperino offensivo per un difensore cosi che la squadra ligure adesso è con un modulo 4-2-4 nel tentativo di vincere la gara a tutti i costi, ora gli amaranto sono molto arretrati tutti chiusi e coperti, i liguri spingono come forsennati e ci saranno ancora i tre minuti di recupero per soffrire mentre viene ammonito Stoian e Greco va al tiro ma Perin para senza problemi, poi al 47° miracolo di Bardi che sul colpo di testa di Calaiò da due metri alza in corner, poi è la fine con un pareggio preziosissimo per gli amaranto che salgono a sette punti ed ora di certo Spinelli e Nicola diranno “dobbiamo farne altri 33” ma comunque un pari meritatissimo per i labronici che si confermano squadra tosta e compatta, umile e determinata ed ora sotto mercoledi sera al Picchi contro il Cagliari.