Il Giudice Sportivo,
ricevuta dal Procuratore federale rituale e tempestiva segnalazione (fax delle ore 12.26 odierne) ex art. 35 1.3) CGS circa la condotta tenuta al 31° del secondo tempo dal calciatore Luca Siligardi (soc. Livorno), consistente nella pronuncia di un’espressione blasfema; acquisite ed esaminate le relative immagini televisive (Infront – Sky), di piena garanzia tecnica e documentale; osserva: le immagini televisive documentano che, nelle circostanze indicate, il calciatore Siligardi, dopo aver effettuato un tiro verso la porta avversaria mancando per poco il “bersaglio”, recriminando con se stesso proferiva, nell’esclusione di ogni ragionevole dubbio, un’espressione blasfema. Ne consegue ex artt. 35 e 19 CGS l’ammissibilità della prova televisiva e la sanzionabilità di tale comportamento. P.Q.M. delibera di infliggere al calciatore Siligardi Luca (soc. Livorno) la sanzione della squalifica per una giornata effettiva di gara in merito alla segnalazione del Procuratore federale.
Con questa nota ufficiale all’interno del comunicato n°66 il Giudice sportivo Gianpaolo Toser ha squalificato Luca Siligardi per una giornata, nulla di strano verrebbe da dire, ed in effetti qua il regolamento viene applicato in maniera fin troppo diligente, il problema sorge quando questo regolamento non viene applicato, ovvero praticamente mai. Nonostante vengano ripetutamente trasmesse tali immagini dalle varie emittenti televisive. Il Livorno quindi dovrà fare a meno del suo numero 26 per la gara contro il Torino (la società ha comunque presentato ricorso), l’unica domanda adesso è la seguente: verrà utilizzato lo stesso metro di giudizio per tutti i casi che da qui in avanti si presenteranno al giudice sportivo? Ad ora sembra di no, anzi, pare che siano stati utilizzati due pesi e due misure. Ai posteri l’ardua sentenza..
Roba da talebani… se uno bestemmia, al pari di altre frasi d’imprecazione, al massimo può essere ritenuto poco educato e – se proprio volete – può essere messa in discussione la sua capacità d’autocontrollo. Ma da qui ad arrivare a sanzionare con tutta quella sbrodolata di paroloni, dall’odore medioevale da “caccia alle streghe”, ce ne passa. Ritengo davvero mortificante tutta questa deprimente e retrograda influenza della religione nella vita delle persone. L’Italia E’ UNO STATO LAICO! Non può esistere nel regolamento sportivo una violazione che punisce espressioni che insultano un’entità mistica. Se chi crede si sente offeso, sono problemi suoi… La fede è una scelta personale che NON PUO’ essere recepita come modello delle sensibilità comune. Dire PORCO MAGO MERLINO, equivale a dire DP.
Siamo nel 3° millennio e siamo ancora ostaggio della debolezza umana di credere in entità sovrannaturali. Bestemmiare sarà sicuramente rude e maleducato. Ma credere in dio ed altre mistiche entità, è da limitati mentali.
PORCO BABBONATALE E PORCA BEFANA!
Al Sig.Siligardi, tutto il mio sincero supporto; speriamo in un giorno in cui la religione venga alienata dalla società civile e dallo sport.
Altrimenti, se andiamo avanti così, all’ingresso in campo metteranno la bacinella con l’acqua santa e sopra le porte appenderanno il crocifisso…
Nel nome del portiere, del centrocampista e dello spirito santo. LOL.
concordo al 100%
Se a termine di regolamento serve la squalifica per chi compie atti blasfemi non c’è errore, l’errore sta nel fatto di NON aver mai punito un calciatore per questa motivazione, nonostante se ne veda a bizzeffe in campo tutte le domeniche. Siligardi è soltanto un capro espiatorio, se giocava in squadre di alta classifica non avrebbe avuto problemi.