E’ una dolce serata di fine ottobre quella che si appresta ad accogliere la delicatissima sfida tra granata e amaranto all’Armando Picchi e speriamo che ” dolce ” lo sia pure alla fine della gara soprattutto per l’assoluta necessità di incamerare punti da parte dei labronici che dopo l’ottimo avvio hanno dilapidato in queste ultime quattro gare il tesoretto acccumulato nelle prime giornate un po’ per ingenuità, un po’ per sfortuna, un po’ per manifesta superiorità (Napoli docet) ed ora restare ancora a bocca asciutta potrebbe portare a sviluppi pesanti.
La gara non è certo delle più semplici in quanto i granata torinisti sono ottimo complesso guidato dall’esperto Ventura, con buone individualità e poi storicamente il Torino è squadra che non molla mai, inoltre la inopinata squalifica di Siligardi (incredibile il metro di giudizio applicato dalla giustizia sportiva “prova televisiva mai usata in questo caso”) complica maledettamente le cose per Nicola che non dispone certo di un prolifico parco attaccanti, ma forse le lamentele di Ventura e dello staff granata hanno avuto ” IL GIUSTO PREMIO “, vediamo se le triglie livornesi sapranno reagire a questa PALESE INGIUSTIZIA.
Pertanto la formazione di Nicola non ha grandi varianti rispetto alle precedenti gare con Bardi tra i pali, Ceccherini, Emerson e Coda in difesa, rientra Gemiti sulla fascia insieme a Schiattarella con Luci e Biagianti in mezzo e recupera anche Greco dietro le punte Paulinho ed Emeghara.
Ventura praticamente a specchio con Padelli tra i pali, Glik, Darmian e Moretti in difesa, Vives, D’Ambrosio, Gazzi e Bellomo a centrocampo, El Kaddouri dietro Cerci ed Immobile. A dirigere la gara Valeri di Roma, circa 10.000 i supporter amaranto ed un centinaio di torinesi arrivati dal Piemonte.
E’ un primo tempo incredibile quello vissuto all’Ardenza questa sera, ancora una volta come a Napoli e Bologna sembra che il 3° minuto sia FATALE per il Livorno, infatti su un cross di Cerci la difesa labronica opta per la figura ” bella statuina ” e per Immobile è uno scherzo battere Bardi da pochi passi, passano pochi minuti ed al 7° continuando nella stessa figura ” bella statuina ” Glik sul corner batte di nuovo Bardi ed è il doppio vantaggio per la squadra granata, roba da non credere, ma è a questo punto che il Livorno si sveglia come se un secchio d’acqua gelata lo avesse improvvisamente svegliato, inizia a macinare gioco in velocità, azioni ficcanti, Gemiti sulla sinistra è incessante nella sua spinta, si sprecano varie azioni, ci sono molti corner finchè una splendida incursione di Schiattarella che porta palla sul fondo toccandola in mezzo per Paulinho che questa volta non perdona. Non si fermano gli amaranto, è tambureggiante ed insistente l’azione offensiva finchè un pallone messo in mezzo da Emeghara trova uno splendido velo di Paulinho per Greco che dal limite fredda inesorabilmente Padelli per il goal del meritatissimo pari. Una prima parte vibrante, bella ed un Livorno come da tempo non vedevamo, unica nota stonata, il pessimo arbitro Valeri che ha ammonito Greco, Coda, Luci, Paulinho, Emeghara oltre a Glik in casa granata con l’aggravante che molte di queste ammonizioni sono venute per falli subiti dagli stessi giocatori amaranto, ma secondo Valeri simulazioni e pertanto relativa ammonizione, decisamente eccessive, a conferma della gara tesa e vibrante il numero dei corner ben 8 a 6 per il Livorno.
Seconda parte che pur non avendo l’intensità del primo tempo vede le squadre portate all’attacco, infatti Ventura sostituisce El Kaddouri con l’attaccante brasiliano Barreto nel chiaro tentativo di vincere la gara, anche Nicola causa l’infortunio di Biagianti deve fare le sostituzioni ed allora entrano Rinaudo, Piccini e Mbaye oltre che per Biagianti pure per Greco e Ceccherini ridisegnando così la squadra con Emerson che avanza a centrocampo ed il Livorno trova addirittura il vantaggio su un INCREDIBILE TIRO dello stesso brasiliano che dai 35 metri lascia partire una spingardata di una violenza inaudibile ed è il 3-2 per gli amaranto, allora Ventura ricorre pure all’altro attaccante Meggiorini facendo così una linea di quattro punte vere nel tentativo di recuperare e ci riesce perchè al 40° su un tiro al volo in area di Immobile il pallone batte sul braccio di Rinaudo, rigore che Cerci realizza per il pari granata. Una gara intensa, bellissima, finalmente si è rivisto il Livorno che conoscevamo, grintoso cattivo e pronto a buttare l’anima nella contesa, il pari sportivamente ci sembra il risultato più giusto per quanto il campo ha fatto vedere, ma gli amaranto hanno fatto vedere che ci sono che venderanno cara la pelle ed un plauso ancora una volta per la straordinaria curva labronica, ed ora sotto domenica all’ora di pranzo con l’altra difficile contesa contro i nerazzurri bergamaschi.