Non diciamo è la sera del giudizio ma quasi, eufemisticamente potremmo magari usare una frase storica ” QUI SI FA IL LIVORNO O SI MUORE ” e questo per significare che o stasera nel posticipo contro i nerazzurri interisti arriva una vittoria, oppure la serie B diviene un fatto quasi scontato perchè nonostante le sconfitte delle dirette concorrenti nelle gare di ieri ( anche il Catania è stato sconfitto a Udine nella gara delle 19 ) il calendario degli amaranto non lascia molte speranze. Infatti nelle sette gare che resteranno da giocare si dovrà render visita lunedi prossimo alla Juventus, poi al Milan, all’Udinese ed al Parma, con gli intermezzi casalinghi di Chievo (diretta concorrente che però nell’arco dei prossimi due turni potrebbe anche togliersi d’impaccio), Lazio e Fiorentina.
Calendario quindi da IMPRESA TITANICA alla quale resta molto difficile credere. Per questo è di fondamentale importanza la gara odierna, perchè una vittoria alimenterebbe la speranza, soprattutto guardando i felsinei del Bologna che a nostro parere è l’unico avversario con possibilità di essere scavalcato, sempre che Sassuolo e Catania continuino sullo standard attuale. Questa è l’amara realtà alla quale la squadra labronica è chiamata, le ultime due sconfitte nelle trasferte di Torino e Bergamo hanno evidenziato uno stato mentale e tecnico da far paura, forse l’effetto Di Carlo è già finito, forse non valeva la pena esonerare Davide Nicola, ma questi saranno oggetti di commento a giochi fatti, quello che conta è continuare a sperare e solo una vittoria questa sera può dare ulteriore credito alla speranza.
L’arbitro è Calvarese di Teramo, Mazzarri, il grande ex schiera Handanovic in porta, Rolando, Samuel e Juan Jesus in difesa, a centrocampo Jonhatan e D’Ambrosio sugli esterni, in mezzo Kuzmanovic, Hernanes e Alvarez, in attacco Palacio e Icardi, risponde Mimmo di Carlo praticamente a specchio con Bardi tra i pali, Valentini, Emerson e Castellini in difesa, Mbaye e Mesbah esterni, Benassi, Biagianti e Greco in mezzo, Paulinho e Belfodil in attacco.
Serata dolce di primavera, terreno magnificamente perfetto, stadio quasi al completo, saranno 17/18000 spettatori con una ristretta rappresentanza nerazzurra, non oltre 1000/1200, c’è grande spinta da parte della tifoseria amaranto, vediamo se sarà ripagata dal campo.
Primo tempo che l’Inter si assicura, probabilmente anche come risultato in virtù di due reti forse anche fortunose, di certo la prima con un rimpallo sfruttato favorevolmente in area da parte di Hernanes e col raddoppio di Palacio proprio allo scadere con un pallone sporco che il giocatore libero a tre metri da Bardi (e questo è l’errore della difesa) non fallisce. Il Livorno ha tenuto bene, si è reso anche pericoloso in alcuni frangenti ma chiaramente la qualità tecnica e lo spessore dei calciatori nerazzurri è di gran lunga superiore a quella amaranto che come sempre trova grandi difficoltà nello sviluppare la manovra offensiva, oltre ovviamente ad una difesa che cade spessissimo in amnesie di marcatura che nella massima serie sono fatali.
Secondo tempo che vede il Livorno trovare sugli sviluppi di un corner di Greco il goal di Paulinho (goal straordinario al volo nel sette di Handanovic) che riapre i giochi, Di Carlo ridisegna la squadra costretto a sostituire Emerson zoppicante, facendo entrare Duncan che si schiera a sinistra dietro a Mesbah, entra anche Emeghara in luogo di Belfodil e Siligardi per Greco. Si reclama per un atterramento di Benassi in area con Calvarese che da solo il corner Ora gli amaranto giocano col cuore sorretti da una tifoseria straordinaria fino a che Emeghara brucia Samuel in velocità ed afferra il pareggio al 39° minuto. L’Ardenza è in delirio, vede la squadra giocare col cuore contro una compagine di gran lunga superiore che però di fronte alla grande grinta labronica va spesso in difficoltà. Il Livorno ci crede, aggredisce l’Inter in affanno, ci sono quattro minuti da giocare, poi il fischio finale sancisce un pareggio più che meritato, anzi se vogliamo con qualche rammarico per gli errori della prima parte ed anche diciamolo pure per la fortuna dei nerazzurri nel trovare le due reti iniziali, comunque un Livorno che con questo cuore potrà certamente giocarsela ancora pure se il calendario è terribile: