Torniamo a casa…e dopo l’infausta giornata in terra di Ciociaria, in quel di Frosinone da dove gli amaranto ancora una volta sono tornati sconfitti, ma soprattutto una “ DERROTA “ pesante sia nel punteggio che nell’atteggiamento e che chiede un immediato riscatto. Pensiamo meglio dimenticare alla svelta e concentrarsi sulla gara odierna che nasconde una serie di pericoli da tenere nella giusta considerazione: Gli umbri dopo una partenza fulminante hanno rallentato e alternato come gli amaranto ottime prestazioni a gare inguardabili, però sono squadra veloce e pericolosa che adotta un 3-5-2 con un mix di calciatori esperti (Taddei e Comotto) ed un nucleo di promettenti giovani. La giornata è grigia dopo che si era aperto un bel sole intorno al mezzogiorno, il terreno come sempre spendidamente perfetto.
Negli ospiti assente bomber Falcinelli per squalifica ed allora mister Camplone opta per questa formazione. Tra i pali Provedel, in difesa Goldaniga, Giacomazzi e Comotto, in mezzo Verre, Fossati e Taddei con Del Prete e Crescenzi sugli esterni, Lanzafame e Parigini in attacco con Koprivec, Flores, Rossi, Lo Porto, Fazzi, Nicco, Lignani, Perea e Rabusic a completamento della panchina.
Quanto a Gautieri, viste le assenze di Lambrughi e Mosquera per squalifica, oltre a Gemiti e Surraco indisponibili all’ultimo momento opta per Mazzoni in porta, Maicon, Bernardini, Emerson e Ceccherini in difesa, Moscati, Luci e Djokovic a centrocampo, in attacco Cutolo, Vantaggiato e Jelenic. A completamento Coser, Ricci, Gonnelli,Belinghieri,Rafati,Surraco,Galabinov,Biagianti e Jefferson. L’arbitro è l’esperto Baracani da Firenze e dopo le ultime ingiustizie dei fischietti contro la squadra labronica la speranza è che almeno oggi si possa assistere ad una direzione di gara equa. Da evidenziare un circa 600 supporter biancorossi arrivati da Perugia a sostenere la loro squadra, circa 6000 gli amaranto e si apre una bella gara di canti e cori nelle due curve dove alloggiano le tifoserie.
Primi dieci di gara piuttosto tattici e dove non succede praticamente niente, si evidenzia la capacità dei grifoni nel tenere e far girare la palla con movimenti complessivi della squadra che avanza e arretra nella sua totalità, però su uno di questi movimenti parte in netto fuori gioco Parigini che non si ferma al fischio di Baracani andando a segnare inutilmente beccandosi così pure un cartellino giallo. Anche Ceccherini finisce tra i cattivi per un fallo su Parigini, intanto sono trascorsi venti minuti e diremmo che “ l’equilibrio regna sovrano “ c’è stata solo una buona opportunità che Vantaggiato ha sprecato con un tiro a lato dopo una puntata offensiva di Cutolo per Jelenic ed ha proposito dello slavo si evidenzia oggi che in alcuni frangenti quando il giocatore arretra sulla sua linea praticamente il Livorno è disposto con un 4-4-2 e fino a qui appare discreto l’approccio di Maicon alla gara in quanto il brasiliano è praticamente al debutto dal primo minuto ed è lo stesso verso la mezzora ad offrire un’ottima palla a Cutolo il cui tiro è però ribattuto dalla difesa biancorossa mentre viene ammonito anche Luci che si vede sbattere un pallone sul braccio seppur involontariamente. La gara non decolla ed “ anche il cielo piange “ perchè improvvisamente la pioggia scende sul campo e si devono accendere pure i riflettori. E’ il 40° quando un tiro improvviso di Vantaggiato fa gridare al goal ma il palo sulla sinistra di Provedel salva la squadra umbra dalla capitolazione, poi è Cutolo che col sinistro impegna il portiere ospite che si salva in corner, poi Baracani, come si diceva una volta “ manda tutti a bere un tè caldo “ sul risultato di parità che rispecchia fedelmente l’equilibrio avuto sul campo col Perugia che ha mantenuto un ottimo possesso palla ed il Livorno più pericoloso sulle conclusioni, a conferma del tutto anche il conto dei corner 3-2 per gli amaranto.
Secondo tempo che non vede cambi negli organici, sono passati quindici minuti, le squadre si sono un po’ allungate alla ricerca di maggior pericolosità e adesso la gara è più piacevole, c’è un occasionissima per Vantaggiato che da pochi metri spara alle stelle, poi un ammonizione per Djokovic che in diffida salterà la gara di Modena e Camplone sostituisce Taddei con Fazzi. Scorre il 20° e Gautieri decide di sostituire Jelenic con Galabinov mentre nel Perugia entra Perea per Lanzafame, poi Biagianti per Cutolo ed è chiaro il tentativo di Gautieri di rinforzare ed equilibrare il centrocampo per aprire di più la rocciosa retroguardia biancorossa con i due panzer, però è il Perugia che al 31° si rende pericoloso con un tiro secco sul palo di destra di Mazzoni e la ribattuta malamente sprecata da Perea a porta praticamente sguarnita. Ultima sostituzione nel Perugia, Rabusic per Parigini e mentre scorriamo verso il 40° ci sembra che il Livorno sia un po’ stanco, non ci sono più collegamenti tra i reparti, si va con palle sparacchiate lunghe e per poco su una di queste Galabinov non trova la rete con un tiro dal limite che sfiora l’incrocio, entra anche Gonnelli per un esausto Ceccherini, adesso anche gli umbri ci sembra che accusino la stanchezza causa il campo di certo pesante per la pioggia di tutti questi giorni e per una gara condotta a buoni ritmi. Si finisce con i giocatori esausti e con un pari che sportivamente diremmo giusto, ci sono state opportunità da entrambe le parti non sfruttate e comunque la gara è stata piacevole e veloce, forse nel Livorno il rammarico di non avere un finisseur che possa innescare in maniera migliore i bomber di cui dispone ma che molte volte sono costretti ad inventarsi le occasioni da rete.