Quinta di campionato ed al Picchi arrivano gli ambiziosi dirimpettai del mar ligure e cioè i bianchi dello Spezia e questa è una gara che quasi assume le caratteristiche del derby pur senza esserlo veramente, solo che una accesa rivalità creatasi negli ultimi quindici anni dopo quello straordinario campionato di C1 che vide il Livorno prevalere proprio dopo che a quattro giornate dalla fine i bianchi del “ ODIATISSIMO “ Mandorlini espugnarono il Picchi arrivando così ad un solo punto dagli amaranto per poi cedere il passo a Protti e Iaconi che volarono tra i cadetti inanellando per la felicità della città, dei suoi tifosi e del Presidentissimo Spinelli, quindici lunghi anni di successi con ben tre promozioni nella massima serie ed una partecipazione all’allora Coppa Uefa. Di contro le aquile liguri sono passate attraverso delusioni e fallimenti fino all’avvento di patron Volpi che da due o tre anni spende un’enormità di soldi nel tentativo di traghettare lo Spezia nella serie A da dove i bianchi mancano dalla “ notte dei tempi “ e quella che scenderà oggi in campo sarà una formazione gia rodata dallo scorso campionato e rinforzata con pochi ma mirati innesti importanti. Una giornata pertanto importantissima anche per valutare la vera forza dei labronici sorprendentemente capoclassifica a punteggio pieno e di sicuro con tanta voglia di dare continuità a questo cammino pur se la cabala negli ultimi due confronti all’Ardenza ha sempre visto sorridere lo Spezia che tre anni orsono, causa una sciagurata uscita di Mazzoni che trovo il rosso dopo pochi minuti, sbancò il Picchi con un roboante 5-1 anche se alla fine il Livorno di Davide Nicola conquistò la serie A e lo scorso anno che un goal di Catellani permise agli aquilotti di vincere. C’è molto entusiasmo nell’ambiente labronico, gli abbonamenti hanno superato la quota dello scorso torneo, oggi si prevedono almeno 10.000 presenze allo stadio anche se mister Panucci invita tutti a tenere il profilo basso. Tra l’altro il Livorno oggi sarà privo del bomber Vantaggiato che in allenamento si è procurato una contrattura e questa è una brutta ed inattesa tegola anche se è finalmente arrivato dal CSKA il transfer del croato Kukoc che oggi dovrebbe accomodarsi in panchina. La giornata è splendida con uno stupendo sole che mitiga il vento di sud-est abbastanza intenso, il terreno di gioco come sempre un fantastico tappeto verde.
E vediamo che mister Panucci oggi opta per la seguente formazione: in porta Pinsoglio, linea di difesa con Calabresi, Ceccherini, Lambrughi, Gasbarro, in mezzo il rientro di Jelenic con Luci e Schiavone ed in avanti Aramu, Comi e Fedato, quindi diremmo cambio di modulo con un evidente 4-3-3 ed in panchina Ricci, Gonnelli, Moscati, Biagianti, Bunino, Kukoc, Vajushi, Palazzi, Pasquato. Risponde Bjelica con Chichizola tra i pali, linea difensiva con Martic, Terzi, Postigo, Migliore, a centrocampo Brezovec, Juande, Acampora, in avanti Catellani, Nenè, Situm, completano l’organico Sluga, Valentini (un ex), Milos, Calaiò, Errasti, Canadjia, Rossi, Ciurria, Kvrzic. A dirigere la gara è arrivato Di Paolo da Avezzano. Bellissima cornice del Picchi pieno in tutti i settori disponibili e con una nutrita rappresentanza di tifosi spezzini, almeno 1.500 supporter in bianco.
E’ una nord fantastica quella che oggi accoglie i propri beniamini all’ingresso in campo con lancio di striscie bianche, cori, incitamenti, tamburi, c’è tutto per un giorno di festa.
Dalle prime battute si vede un Livorno molto alto che con Jelenic forma quasi una linea di quattro costringendo lo Spezia ad arretrare e difendersi a cinque, ci sono comunque molti movimenti e variazioni che i due mister stanno attuando, la sensazione è quella di una gara molto tattica con continue varianti di schemi, arriviamo al decimo con niente da segnalare fatto salvo una traversa di Jelenic ma Di Paolo aveva già fischiato il fallo di Fedato, si comincia a capire lo schema di Bjelica che a turno manda a supportare la fase offensiva Brezovec o Acampora centralmente mentre a destra avanza Situm e arriviamo al 20° con la gara ancora molto chiusa, nessuno si sbilancia, sembra una partita di scacchi. Poi al 21° miracolo di Chichizola che chiude la porta alla battuta di Comi ed Aramu sulla ribattuta incoccia un difensore spezzino, arriva il primo giallo dopo tanti falli dello Spezia ed è per lo spagnolo Postigo, sulla punizione di Schiavone pure il primo corner della gara, dove ancora Chichizola salva e Luci al tiro violento da fuori sfiora il palo di un soffio, è il 25° e vediamo un bel Livorno ma attenzione perchè i bianchi sono sempre molto pericolosi. C’è l’ennesimo fallo di Migliore su Aramu che deve uscire per ricorrere alle cure ed è il 30° con lo Spezia che ora prova ad attaccare ma riparte il Livorno, Fedato pesca Jelenic, tiro al volo ed ancora l’argentino Chichizola si oppone alla grande, ma la sorpresa è dietro l’angolo perchè al 43° lo Spezia all’improvviso con un affondo di Migliore trova il taglio per Situm ed il croato realizza 1-0 veramente immeritato per quello che fino a qui il Livorno aveva fatto vedere ma così va il calcio, il portiere spezzino ha salvato due reti sicure ed invece al primo tiro in porta i bianchi hanno colpito.