Andiamo per la quindicesima del campionato cadetto e dopo l’inopinato esonero mercoledi di Panucci dopo che lo stesso Presidente aveva asserito nel dopo Bari che il Livorno aveva giocato bene, che solo l’arbitro aveva privato gli amaranto di un risultato positivo, che il mister poteva lavorare tranquillo, ecco che invece la notte di martedi aveva portato alla decisione dell’esonero e conseguente fiducia a Bortolo Mutti, allenatore ormai abbastanza datato e fuori dal giro (Padova con relativa retrocessione e fallimento due anni orsono), ma la cosa non ci sorprende più di tanto perchè Spinelli ci ha abituato a decisioni improvvise, basta ricordare nel campionato 2005/06 in serie A con la squadra al quinto posto in classifica l’esonero di Roberto Donadoni (tra l’altro mai spiegato) ed il subentro di Carletto Mazzone (alla sua ultima esperienza) che riuscì a perdere con quella squadra che poi si qualificò per l’allora Coppa Uefa, ben otto gare di seguito. Ma si sa che questo è il calcio, pertanto non ci resta che augurare a Mutti le cose migliori nell’interesse del Livorno, di certo l’esperienza non fa difetto al mister, Verona, Cosenza, Atalanta, Palermo, Reggina, Modena, Padova, Salernitana, Bari, Piacenza, tra le tante, con alterne fortune tra chiamate ed esoneri con la cilliegina della promozione nella massima serie da parte del Messina nella stagione 2003/04 e parliamo pertanto della “notte dei tempi” ma occorre pensare positivo anche se il sospetto è quello di rivedere un “ film già visto “ e crediamo che già da oggi contro gli azzurri di Novara il cambio di modulo potrebbe portare alla consacrazione di una filosofia conservatrice. Ci dispiace moltissimo per Panucci per il quale tra l’altro nell’ambiente labronico c’è stato un vero e proprio TAM-TAM mediatico a favore e contro la decisione di Spinelli a dimostrazione che il mister ligure era entrato alla grande nei cuori dei tifosi amaranto, e chissà che magari tra qualche domenica non si assista pure al richiamo dell’uomo di Savona e pure questo sarebbe un “ film già visto “
Ed oggi arriva quel Novara allenato da Baroni che lo scorso anno prima dell’esonero col suo Pescara sbancò l’Ardenza provocando così l’esonero del già traballente Gautieri e la squadra piemontese è compagine in grande salute capace di 6 vittorie nelle ultime otto gare, tra l’altro con una delle difese meno battute del torneo (solo nove i goal al passivo) e con 22 punti in graduatoria che senza la penalizzazione sarebbero ben 24, oltre al bulgaro Galabinov ex di turno col dente avvelenato dopo le contestazioni nei suoi confronti nello scorso torneo da parte della tifoseria labronica, anche negli amaranto ci sono gli ex Comi e Lambrughi. La giornata è autunnale, grigia e freddina, terreno perfetto e a dirigere la contesa arriva Pinzani da Empoli.
E vediamo come i due mister schierano i loro uomini iniziando dai labronici di Bortolo Mutti che vanno in campo con un assetto ipotizzabile in un 4-4-2 che vede Pinsoglio in porta, Calabresi, Ceccherini, Lambrughi e Gasbarro in difesa, Moscati, Schiavone, Luci e Jelenic a centrocampo, Pasquato e Vantaggiato in attacco, vanno in panchina Ricci, Gonnelli, Palazzi, Kukoc, Cazzola, Biagianti, Bunino, Fedato e Comi. Risponde Baroni col suo 4-2-3-1 con Da Costa tra i pali, Faraoni, Troest, Dickmann e Poli in difesa, Casarini e Viola a centrocampo, Faragò, Gonzalez e Signori dietro la punta Galabinov, si accomodano in panca Tozzo, Ludi, Beye, Vicari, Pesce, Buzzegoli, Corazza, Evacuo e Rodriguez. Si evidenzia dai nomi una qualità importante da parte degli azzurri. Notiamo molta indifferenza oggi all’annuncio delle formazioni nella nord e negli altri settori dello stadio, credo che non arriviamo ai 5.000 supporter, una rappresentanza di circa 150 i novaresi.
Prima occasione al 5° per Moscati di testa sull’imbeccata di Vantaggiato ma Da Costa salva di pugno, scorrono quindici minuti senza che sia accaduto niente di particolare se non un’avventata uscita di Pinsoglio fuori area che crea qualche brivido, il Novara gioca cortissimo cercando scambi brevi e portando avanti a turno Faragò e Signori a sostegno di Galabinov e Gonzalez, rientrando immediatamente con una linea di sei in area sulle ripartenze labroniche ma fino a qui è buono il controllo ed il giro palla del Livorno che attacca speso sulla fascia destra con Moscati. Scorre la mezzora senza note di merito, solo una supremazia amaranto che ha fruttato sino a qui 6 corner tutti senza esito. La prima ammonizione è per Dickmann autore di un fallaccio su Jelenic, poi improvvisa l’indecisione tra Luci e Pinsoglio, ne approfitta Gonzalez e segna al 43° per il vantaggio dei piemontesi, una vera ed immeritata doccia fredda dopo un tempo interamente dominato da parte labronica anche se la difficoltà di creare pericoli alla porta di Da Costa è stata evidente, diremmo buona la prova di Moscati sul out di destra ma i suoi innumerevoli corner sono tutti troppo bassi e comunque la difesa di marcantoni dei piemontesi ha sempre buon gioco, forse servirebbe un uomo di fisico come Comi per impensierire l’esperta e fisica difesa del Novara, oppure un uomo veloce ed in grado di saltare l’avversario come Fedato, vedremo cosa Mutti apporterà di modifiche anche visto l’apporto fino a qui piuttosto scarso di Jelenic alla causa.
Si rientra e non ci sono cambi, una buona palla per Vantaggiato al 7° ma il tiro è fuori di poco come il successivo colpo di testa di Gasbarro sul corner, entra Fedato per Calabresi al 10° pertanto ora il Livorno passa al 3-4-3 con Fedato che sfrutta bene una percussione di Jelenic ma il tiro è centrale, si accende un po’ la gara adesso ma è difficile penetrare nella ben disposta retroguardia dei piemontesi, anche perchè il “ PESSIMO “ arbitro Pinzani fischia tutto quello che può contro la squadra amaranto, una direzione fino a qui tutta a senso unico pro Novara e ci dispiace dover dire questo anche perchè pur senza mai prendere decisioni eclatanti, la sua è una direzione scientifica che nel dubbio lo porta a fischiare sempre contro il Livorno, ammonizione anche per Gasbarro per fallo mentre entra Corazza per Signori e Pasquato su punizione sfiora la traversa. Si sbilancia il Livorno nel tentativo di recupero e per poco al 23° Gonzalez non raddoppia, bravo Pinsoglio a chiudergli la strada, poi prima Vantaggiato di testa, poi Fedato da lontano sfiorano il pari, finalmente al 27° entra Comi per Jelenic e nel Novara Vicari per Dickmann, corre la mezzora con il Livorno tutto proiettato in avanti, entra anche Cazzola per un esausto Schiavone e nel Novara Buzzegoli rileva Casarini, scorre il 40° col tema tattico che vede il Livorno tutto avanti (10 corner a favore contro 0 dei piemontesi) e il miracolo di Da Costa in corner (undicesimo) ed il Novara a difendere con i denti il prezioso vantaggio e si chiude qui ma dobbiamo dire che mai sconfitta fu più immeritata anche se i piemontesi hanno dimostrato di essere squadra esperta, cinica e con una difesa fortissima.