Siamo alla tredicesima di campionato, dodici per il Livorno che ha già scontato il suo turno di riposo e che comunque viaggia con un più cinque sulla seconda che ancora deve riposare ed esattamente quel Siena, che sabato sera è stato sconfitto a domicilio.
Dante, il sommo poeta recitava nel suo cantico dell’inferno “ lo strazio e ‘l grande scempio che fece l’Arbia colorata in rosso “ come riferimento alla battaglia di Montaperti che nel 1260 vide i “ Guelfi “ fiorentini ed i “ Ghibellini “ senesi affrontarsi non lontano dalla città in una cruenta battaglia che lasciò sul terreno circa 3000 morti tra le file fiorentine e che determinò per un lungo periodo la predominanza della repubblica di Siena sul territorio di Toscana ed oltre, ma questo non si è verificato sabato sera perché le “ triglie “ livornesi hanno banchettato con panforte, ricciarelli, cavallucci e vari dolci senesi, lasciando i “ post-Ghibellini “ nell’angoscia di una sconfitta non prevista.
Ma questo è già dietro l’angolo, il calendario non dà tregua ed oggi arriva la Viterbese al Picchi in un assurdo orario, 16,30 ( ma chi sarà l’emerito CERVELLONE che stabilisce gli orari delle gare…? ) incontro di certo non facile perché la compagine del presidente Cammilli è una delle papabili della vigilia per la vittoria del torneo, e squadra difficile soprattutto quando gioca in trasferta, dimostrazione sono i soli 3 goal subiti fuori dalle mura amiche.
E veniamo alla gara osservando gli assetti che i due mister predispongono iniziando dai locali di Sottil che schierano Pulidori in porta, Pedrelli, Pirrello, Gasbarro, Franco in difesa, Luci e Bruno in mediana, Doumbia, Maiorino, Valiani dietro il bomber Vantaggiato col solito 4-2-3-1 con in panchina Romboli, Borghese, Hadziosmanovic, Montini, Gonnelli, Giandonato, Baumgartner, Gemmi, Morelli, Ponce, Mendes, Perez….la risposta di Nofri ex calciatore amaranto come il DS Nelso Ricci vede tra i pali Iannarilli, in difesa Pacciardi, Cenciarelli, Celiento, Peverelli, Varutti, in mezzo Musacci, Sini, Baldassin, in attacco Kawasaki e Razzitti con a disposizione Pini, Micheli, Bismarck,Mendez, Vandeputte, Tortori, Mbaye, Zenoni, Sane’, Di Paolantonio per un coperto 5-3-2….alla direzione della gara arriva da Molfetta il sig.Natilla coadiuvato da Palermo e Falco.
Nota negativa, e non poteva essere altrimenti visto l’orario per una gara infrasettimanale, la curva nord desolatamente carente di supporter così come la gradinata con relativo NOTEVOLE DANNO ECONOMICO per la società, oltretutto da una ventina di minuti una intensa pioggia si sta abbattendo sullo stadio.
Subito un brivido al 3’ di gioco per un bel colpo di testa di Vantaggiato e risposta del portiere Iannarilli che salva, scorre bene la gara con gli amaranto che provano varie soluzioni offensive non trovando però la finalizzazione anche per la bravura della difesa laziale sempre ben schierata con anche nove uomini negli ultimi venti metri, c’è una buona occasione per Maiorino al 25’ che batte al volo ma fuori e subito dopo anche Vantaggiato spreca a porta praticamente sguarnita, anche Valiani al 34’ di testa su cross di Maiorino sfiora l’incrocio ma non è facile passare, la Viterbese chiude bene le linee di passaggio e riparte velocemente alzando subito tre o quattro uomini, Peverelli a destra e Varutti a sinistra ad appoggiare Kabashi e Razzitti ed infine al 40’ una palla rubata messa in mezzo da Pedrelli trova Doumbia pronto alla deviazione del 1-0 con un tocco di tacco che beffa Iannarilli e con questo vantaggio gli amaranto vanno al riposo, un bel primo tempo difficile ma di grande intensità, ben giocato da entrambe le squadre.
Riparte la gara è un tiro di Pirrello al 3’ impegna pericolosamente il portiere gialloblù, entra Tortori per Cenciarelli al 10’ e ovviamente è un giocatore offensivo in più per i viterbesi che ora hanno alzato le loro linee con Pacciardi che attacca stabilmente a destra e Baldassin che staziona sulla tre quarti, così che Sottil decide di far entrare Gemmi per Bruno e Murilo per Maiorino, oltre a Gonnelli per Pirrello ridisegnando così la squadra al 20’ della seconda parte. Anche Nofri sostituisce Peverelli con Vandeputte giocatore belga. Un grande intervento di Pulidori su di un colpo di testa sugli sviluppi di un corner per i laziali verso la mezz’ora, poi la “ INCREDIBILE LEGNATA “ di capitan Luci da venticinque metri fissa il tabellina sul 2-0 ed è un vero “ eurogoal “ che manda in visibilio tutto lo stadio che urla a squarciagola il nome del suo capitano e finalmente un giallo per Varutti dopo innumerevoli falli, entra pure Morelli per Pedrelli e Bismarck per Cenciarelli, Mendez per Varutti e nel Livorno Borghese per Doumbia ed al 45’ arriva pure il 3-0 ad opera di Morelli e c’è anche l’espulsione di Che dire, questo è un Livorno forte, gioca bene, intensamente, non concede niente o quasi e colpisce nei momenti topici della gara, è la quinta vittoria consecutiva, la decima su dodici oltre a due pareggi e nessuna sconfittaquelli subiti, dati che parlano da soli ed ora la trasferta di Monza, poi Olbia in casa e Pisa all’arena diranno la verità su questo bel Livorno.