Un Crotone forte e cinico passa a Livorno

Finalmente si riparte, dopo due anni di tribolato purgatorio gli amaranto sono tornati nei quartieri nobili del calcio, cioè in quella cadetteria dalla quale retrocessero due stagioni orsono in un modo drammatico che oramai, visto l’esaltante campionato scorso concluso con una trionfale promozione, preferiamo dimenticare pur se i cognomi di Abodi, Nasca, Pinsoglio ancora bruciano e sono piuttosto difficili da scordare e digerire. Ma adesso pensiamo alla nuova vita della squadra labronica rinnovata per larghi tratti con il livornese per eccellenza “ CRISTIANO LUCARELLI “ sul ponte di comando al timone della nuova compagine rivoluzionata in quasi tutti i reparti. L’impatto con la nuova serie non è stato dei migliori, infatti nella prima sul campo il Livorno è uscito, seppur immeritatamente, sconfitto per 2-1 all’Adriatico dal Pescara dopo che Giannetti aveva sbagliato il rigore che poteva dare il vantaggio al Livorno subendone poi addirittura due dalla squadra abruzzese e questa sera ad inaugurare il torneo qui al Picchi arriva una delle favorite per la promozione, quel Crotone di Stroppa vera e propria corazzata del girone forte di ben sette nazionali delle varie rappresentative, pitagorici che già in Coppa Italia hanno sconfitto gli amaranto.

Una nota per la nuova e bellissima gradinata rinnovata con i colori giallo-amaranto tanto cari al Presidentissimo Spinelli giunto oramai a ben 20 anni di conduzione della nave livornese e che questa sera è atteso al suo posto d’onore della tribuna vip.

E vediamo allora come sarà la squadra al debutto: in porta Mazzoni, linea a tre di difesa che vede Albertazzi, Dainelli e Di Gennaro, centrocampo con Maicon, Diamanti, Luci, Agazzi e Iapichino, in avanti Kozak e Murilo…completano l’organico Zima, Pedrelli, Bogdan, Gonnelli, Bruno, Soumaoro, Gasbarro, Valiani, Dell’Agnello, Giannetti, Raicevic, Frick….risponde il Crotone con Cordaz tra i pali, Cuomo, Sampirisi e Marchizza in difesa, Faraoni, Rhoden, Benali, Firenze e Martella a centrocampo, Budimir e Nalini in attacco per un modulo 3-5-2 praticamente a specchio di quello labronico, a disposizione Festa, Figliuzzi, Vaisanen, Golemic, Stoian, Crociata, Romero, Molina, Simy, Zanellato e Spinelli, come si nota grandi nomi pure in panchina. La direzione di gara sarà di Piccinini da Forlì.

Tutto pronto, terreno in buone condizioni e serata dolce con temperatura amena, ideale per giocare, qualche vuoto sia in gradinata che nella Nord che tra l’altro dovrebbe fare quindici minuti di non tifo per i vari adepti colpiti da daspo, una cinquantina di rumorosi supporter rosso-blu arrivati dalla lontana Crotone a sostegno dei loro beniamini.

Si parte e subito al 2’ di gioco una bella fuga di Murilo che mette in mezzo un ottimo pallone per Kozak anticipato di un soffio, è partito bene il Livorno, deciso, ordinato e cattivo mettendo in soggezione la squadra calabrese, alcune belle pennellate di Diamanti e al 10’ un pericoloso tiro di Murilo fuori di un soffio, comunque è camaleontica la squadra di Stroppa, difende a cinque nelle fasi di copertura e riparte subito pericolosamente, discreto il lavoro sulla fascia sinistra di Iapichino che trova spesso supporto negli inserimenti laterali di Agazzi, siamo al 15’ ed è partito il tifo amaranto. Corre il 20’ e sembra che il Crotone si sia deciso ad uscire dal guscio, infatti la squadra di Stroppa prova con ariose manovre ad attaccare e nella filosofia zemaniana del suo mister notiamo che Rhoden e pure Faraoni vanno a supportare la fase offensiva portando così la linea a quattro. Siamo alla mezz’ora e notiamo che i calabresi hanno guadagnato metri schiacciando il Livorno davanti alla propria area pur se pericoli al momento non ne sono stati creati, secco dribbling di Diamanti atterrato da Benali e giallo, rasoiata di Diamanti al 37’ e bravissimo Cordaz a deviare in corner. Proprio allo scadere la punizione di Diamanti e sul colpo di testa di Dainelli, Cordaz si supera deviando in corner. Finisce così in parità la prima parte di gara con un Livorno che si è reso molo pericoloso in vari frangenti sviluppando un gioco ordinato, quanto al Crotone ha avuto una decina di minuti di supremazia territoriale nella metà del tempo ma in realtà non ha mai indirizzato un tiro verso la porta di Mazzoni.

Pronti per la seconda parte, subito un giallo per Faraoni reo di un atterramento ai danni di Murilo, poi anche Diamanti incorre nel giallo, sulla punizione c’è il primo tiro del Crotone con Faraoni, ma fuori, punizione alta di Diamanti al 9’ però ora il Crotone prova con più decisione a proporsi in avanti al tiro in virtù della maggior cifra tecnica dei suoi uomini, giallo pure per Di Gennaro causa fallo, prima sostituzione nei pitagorici, Stoian per Faraoni e chiara l’intenzione di Stroppa di dare maggior peso alla fase offensiva, manca mezz’ora alla fine e forse CL99 dovrebbe ricorrere a qualche sostituzione perché ci sembra sia un poco calata l’intensità di gara da parte amaranto, soprattutto Kozak ci sembra non tenere più palla in avanti permettendo così ai calabresi maggior pericolosità offensiva ed ecco che entra Valiani per Luci al 21’ mentre Diamanti pennella una stupenda palla per Kozak che non riesce a controllare per mancanza di forza, tanto che vediamo pronto il cambio con Raicevic, comunque generosa la prova del ex laziale.

Corre la mezz’ora ancora col risultato di 0-0 mentre spreca un ottimo pallone Maicon, la curva incita con canti ma la gara è in perfetto equilibrio col quinto corner per il Crotone che ora spinge con maggior intensità, intanto entra il pericoloso Simy per un Budimir stasera abbastanza evanescente e siamo al 35’ con gli amaranto che ci appaiono un po’ stanchi e meno precisi nelle uscite, è un momento delicato della gara, la squadra di Lucarelli è raccolta davanti alla propria area forse un po’ timorosa, ci sembra che manchi la forza di uscire a ricevere la giocata e infatti sul cross da sinistra di Firenze arrivato liberissimo all’appoggio Simy scaraventa in rete la palla del vantaggio proprio al 41’ e siamo stati purtroppo facili profeti, troppo evidente il calo labronico. Entra Giannetti per Albertazzi e Molina per Rhoden. Quattro di recupero da giocare ma il Livorno non c’è più e così la casella 0 resta purtroppo a segnare la posizione amaranto anche se la squadra ancora una volta esce dal campo a testa alta con una sconfitta che non avrebbe assolutamente meritato ma nel calcio se non segni non puoi smuovere la classifica e la prossima si viaggia, direzione Cosenza.