Quarta di ritorno (terza per gli amaranto) e la speranza di continuare nello “ score “ positivo che dura da ben sette giornate con due vittorie e cinque pareggi, anche se oggi il “ bottino pieno “ sarebbe fondamentale, sia per potersi agganciare al grande gruppo, sia perché alle viste c’è un trittico di gare da mani nei capelli con le trasferte a Lecce e Spezia intervallate dalla notturna al Picchi contro il Venezia. L’arrivo di Breda certamente ha dato nuove certezze alla compagine labronica sia sul piano dei risultati che su quello del gioco, inoltre dal mercato di gennaio sono arrivate nuove forze a supportare le speranze amaranto ed esattamente il portiere Crosta classe 98 del Cagliari via Olbia in luogo di Romboli, i difensori Eguelfi del 95 dall’Atalanta (via Verona) e Boben classe 94 dai russi del Rostov, i centrocampisti Salzano cl.91 dalla Ternana ed il polacco Kupisz dall’Ascoli classe 90, inoltre il giovane Gori attaccante cl.99 dalla Fiorentina ed una vecchia conoscenza come Dumitru cl.91 dal Tarragona. Il tutto nella speranza che la squadra possa risalire una classifica che ancora la vede in ambasce. Il cliente di oggi certamente è uno dei più ostici nella corsa alla salvezza, i calabresi allenati da Braglia hanno pure loro un volto abbastanza nuovo con diverse operazioni sul mercato e pericolosissimi in avanti col bomber partenopeo Tutino che già all’andata colpi per il vantaggio cosentino bilanciato poi dal definitivo pareggio di Giannetti, pure due ex nei rossoblu, Baez e Schetino.
Alla direzione di gara arriva da Roma il sig.Marini e vediamo come i due mister dispongono i loro schieramenti iniziando dal Livorno di Breda che opta per Mazzoni in porta, Di Gennaro, Bogdan e Gonnelli in difesa, Kupisz, Luci, Agazzi e Fazzi a centrocampo, Diamanti dietro a Giannetti e Murilo, si accomodano in panchina Zima, Crosta, Gasbarro, Roben, Rocca, Eguelfi, Valiani, Porcino, Salzano, Raicevic, Gori e Dumitru. La risposta del Cosenza di Braglia è con Perina tra i pali, Bittante, Dermaku, Idda e D’Orazio in difesa, Bruccini, Palmiro e Sciaudone in mezzo, trio offensivo con Embalo, Tutino e Baez per un, sembrerebbe, 4-3-3 con a disposizione Saracco, Capela, Hristov, Legittimo, Schetino e Mungo, panchina alquanto ridotta per i cosentini. Torna finalmente il tifo ed il sostegno della Nord e notiamo pure una nutrita rappresentanza di almeno 500 sostenitori arrivati dalla lontana Calabria. Ma la grande novità è il ritorno allo stadio del Presidentissimo ALDO SPINELLI dopo una lunghissima assenza e nonostante le ultime contestazioni accolto da un caloroso applauso.
Primi approcci alla gara col Cosenza che parte in maniera molto offensiva con Sciaudone che va a sostenere la linea avanzata per un attacco praticamente a quattro, però al 7’ il taglio di Diamanti mette Giannetti in condizione di andare a rete ma la bandierina di Baccini si alza per un fuorigioco comunque dubbioso e goal annullato. Strattonato Murilo in area che comunque resiste e tira ma alto e siamo al 13’ con il Livorno che sembrerebbe aver preso superiorità in mezzo forse pure dovut alla posizione più avanzata di Diamanti che ha un poco scompaginato l’assetto di Braglia. Risponde comunque il Cosenza con una rapida ripartenza di Baez e tiro fuori di Tutino al 20’ e notiamo che Braglia ha notevolmente alzato la squadra che ora fa pressing nella metà campo labronica, primo corner per i silvani e poi ammonizione per Diamanti che protesta dopo uno scontro con Sciaudone, poi per compensazione anche D’Orazio incorre nel giallo. Corre la mezz’ora con la gara in perfetto equilibrio anche se i cosentini si rendono sempre pericolosi quando attaccano, un po’ di nervosismo in campo e giallo per Bruccini a Agazzi che era in diffida e salterà la trasferta di Lecce, pericoloso Baez al 38’ e occorre dire che il calciatore è notevolmente migliorato rispetto a tre anni orsono quando ancora imberbe vesti’ la casacca amaranto, arriva il primo corner pure per il Livorno col colpo di testa di Bogdan, alto. Rispondono i silani con un rasoterra di Bruccini fuori di poco e si conclude qui la prima frazione e dobbiamo dire che se la gara fino a qui è stata abbastanza ben controllata pensiamo che mister Breda debba apportare qualche modifica per riuscire a dare maggior pericolosità alla fase offensiva che anche oggi rileviamo parecchio insufficiente.
Si riparte ed al 2’ di gioco corner per il Livorno, palla a Diamanti e Giannetti di testa insacca il goal 1-0 per gli amaranto. Reazione cosentina con la squadra che alza immediatamente i centrocampisti che nell’ultima fase della prima parte stazionavano a copertura della difesa, una punizione per il Livorno al 9’ che Diamanti si appresta a battere ma sulla barriera e sta per entrare Salzano per Murilo, quindi chiaro l’atteggiamento di Breda a contenere il risultato è pure Braglia sostituisce Embalo con Mungo anche se l’assetto del Cosenza non muta pure se Mungo supporta maggiormente la fase di appoggio, improvviso il sinistro di Diamanti e palla fuori di un capello con Perina che sarebbe stato inesorabilmente battuto, siamo al 20’ con un corner per il Cosenza, esce a vuoto Mazzoni ma salva sulla linea un giocatore labronico, gara adesso molto aperta con i silani che attaccano in forze, con il Livorno che difende con ordine, il tiro di Tutino fuori ed un altro cambio, entra Raicevic per Giannetti. Siamo al 25’ con una punizione che si appresta a battere Baez, respinge la difesa ed opera un’altra sostituzione il Cosenza, entra Legittimo per Bruccini, quarto corner per gl ospiti e ancora corner senza esito e siamo alla mezz’ora, notiamo che ora l’assetto di Breda è un classico 4-4-2 con Diamanti che funge da seconda punta accanto a Raicevic e sta per entrare Dumitru che debutta in luogo di un applauditissimo Diamanti mentre corre il 35’ minuto. Sesto corner per i cosentini e altro calcio d’angolo per la respinta di Di Gennaro, pericolosi ora gli ospiti in grande pressing alla ricerca del pari, difende con agonismo e grande forza la squadra di Breda tentando di sfruttare i grandi spazi che lasciano i cosentini e siamo al 40’ con un pugno di Tutino a gioco fermo a Bogdan e rosso diretto mentre entra Capela per Palmiro. La tensione è altissima vista la posta in palio, sarebbe necessaria una maggior calma e controllo di palla e c’è il settimo corne per i cosentini con palla di Bittante sulla traversa, iniziano i cinque di recupero, contropiede di Dumitru è atterrato è calcio di rigore, sul dischetto Salzano ed è il 2-0 che al 46’ minuto sicuramente chiude i giochi di una gara vibrante, sofferta, ma ben giocata da parte labronica che alza la classifica verso quella posizione di tranquillità e soprattutto accorcia sulla squadra cosentina che viene così invischiata nel gruppone salvezza.