IL GIORNO PIÙ IMPORTANTE….quello che oggi propone il calendario a soli quattro turni dallo stop è roba da cardiopalma, infatti al Picchi arriva il Palermo e sarebbe come dire Davide contro Golia….sulla carta non esiste pronostico in quanto la bilancia penderebbe esclusivamente dalla parte rosanero ma si sa che nel calcio niente è scontato e certo, pertanto quella che apparirebbe una “ MISSION IMPOSSIBLE “ potrebbe anche divenire una fiamma per alimentare il fuoco della salvezza della squadra labronica. In settimana a Palermo c’è stato il ribaltone tecnico con l’esonero di Stellone ed il ritorno di Delio Rossi che già in passato ha traghettato i siciliani in serie A e nell’ottica della nuova società c’è la speranza che il cambio porti all’ambita promozione diretta, pertanto la gara si riempie di ulteriori motivi di interesse visto pure che il mister palermitano è stato uno dei primi allenatori di Breda quanto il condottiero amaranto calzava ancora le scarpette da gioco. Nel passato l’ultimo successo labronico risale alla primavera 2006 nella massima serie, quando allenatore Mazzone, grazie ad una tripletta di Lucarelli il Livorno superò i rosanero per 3-1 e fu il campionato culminato con l’accesso alla coppa UEFA. Oggi le cose sono cambiate moltissimo e la gara odierna riveste una importanza fondamentale per tenere viva la fiammella della speranza per la permanenza nella cadetteria dal lato livornese.
Vediamo allora come i due mister si preparano alla battaglia della quale DI Paolo da Avezzano sarà il direttore.
Il Livorno scende in campo con Zima in porta, Gonnelli, Di Gennaro e Boben in difesa, Valiani, Agazzi, Luci e Gasparro in mezzo, Diamanti e Murilo dietro Gori confermatissimo dopo la bella gara di Foggia ed una panchina che vede: Crosta, Barocco, Fazzi, Eguelfi, Dainelli, Bogdan, Soumaoro, Rocca, Kupsiz, Giannetti, Raicevic e Dumitru.
La risposta di Delio Rossi vede Brignoli tra i pali, Rispoli, Bellusci, Rajkovic e Aleesami in difesa, Murawski, Jajalo e Fiordilino in mezzo, Moreo e Falletti dietro Nestorovski con a disposizione Pomini, Alastra, Accardi, Gunnarsson, Ingegneri, Szyminski, Mazzotta, Pirrello, Lo Faso, Trajkovski e Puscas.
Tutto pronto, una splendida e tiepida giornata di sole con un leggero vento di sud, un terreno verde da far invidia ai campi della massima serie, pure una discreta rappresentanza di supporter palermitani, almeno 400 arrivati dalla lontana Sicilia, sui soliti canoni la tifoseria amaranto comunque bella carica e vociante, un bel colpo d’occhio.
Si parte e i siciliani attaccano subito con cattiveria alzando le linee con Rispoli che supporta i centrocampisti, con Falletti che va a fungere da terza punta e Aleesami che si inserisce pericolosamente, diremmo un modulo 3-4-3 abbastanza variabile. Dieci minuti di gioco senza che sia accaduto niente, comunque un Livorno che sembra abbia trovato le misure nel contenimento della manovra chiudendo bene le linee di passaggio centrali anche se il palleggio dei rosanero è di altra categoria vista la cifra tecnica dell’organico dei siciliani che si rendono particolarmente pericolosi sull’asse destra dove opera il duo Murawski-Rispoli, improvviso al 20’ un sinistro velenoso di Diamanti che trova però Brignoli ben piazzato che neutralizza in due tempi. Scorre la mezz’ora, la gara è bella con il Palermo che attacca maggiormente pur non avendo creato pericoli e c’è il miracolo di Rajkovic che respinge a portiere battuto sulla linea il colpo di testa di Gasbarro sul corner salvando così di fatto il vantaggio labronico. Comunque un buon Livorno fino a qui anche se difetta la finalizzazione con troppi cross che finiscono preda del portiere siculo, ma arriva la svolta al 39’ con un presunto fallo di Gasbarro su Falletti che si lascia andare dopo che il difensore colpisce nettamente la palla ma Di Paolo decreta il penalty che Nestorovski realizza per il 1-0 palermitano, immeritato in quanto il Palermo non aveva mai tirato in porta e ancora una volta dobbiamo dire che il sig Di Paolo, e non è la prima volta, quando viene a Livorno penalizza sempre gli amaranto, altra perla, Gonnelli subisce un fallo e viene anche ammonito, forse per aver detto qualcosa, ci sembra che Di Paolo abbia completamente perso la bussola. Una vera disdetta perché gli amaranto avevano retto benissimo e avrebbero pure meritato il vantaggio, purtroppo ancora una volta non ci sono “ Santi in Paradiso “ per i labronici e l’arbitraggio di Di Paolo ci induce veramente a “ CATTIVI PENSIERI “ perché il rigore concesso grida “ ALLO SCANDALO “ e così poi possono nascere pure pericolosi dubbi.
Si parte e lo show di Di Paolo continua, ammonisce Gori e non si capisce perché, finalmente un giallo anche per Jajalo per scorrettezza, ci sono comunque notevoli difficoltà in questa seconda fase a costruire gioco da parte del Livornocol Palermo che si copre bene e riparte pericolosamente, entra Raicevic per Murilo al 15’ ma ora ci sono pericolosi spazi nella trequarti labronica, ci appare un po’ sconfortata la squadra di Breda che non riesce a superare il fitto palleggio dei rosanero, pensiamo servirebbe maggior cattiveria e velocità che però manca in questa fase di gioco. Altra sostituzione al 25’ entra Eguelfi per Gasbarro e nel Palermo Puscas per Nestorovski, poi esce pure Valiani per Kupisz. Siamo al 27’ con Raicevic che spizza trovando Diamanti che dai 35 metri vede Brignoli fuori dai pali e lo infilza imparabilmente per il meritato pareggio, poi sull’entusiasmo del 1-1 ha una buona palla Gori ma si allarga troppo e perde la favorevole occasione, ora la gara si è improvvisamente ravvivata in palio c’è un campionato per entrambe, l’ennesimo fallo su Diamanti, le squadre ora ci provano, entra pure Szyminski per Rispoli mentre arriva il quarto corner per il Livorno, alla battuta Kupisz e dopo un doppio scambio Diamanti-Luci trova il colpo vincente del 2-1 la testa di Raicevic e siamo al 38’ anche se ci sarà certamente un abbondante recupero, il Picchi adesso è una vera bolgia, un urlo assordante e continuo a sostegno dei ragazzi amaranto col Palermo che attacca rabbiosamente e purtroppo al 43’ arriva il pareggio 2-2 del Palermo dopo vari rimpalli in area con Trajkovski entrato da poco e dopo l’ennesimo fallo rosso diretto per Bellusci che ferma Raicevic lanciato in contropiede, ci saranno ben sei minuti di recupero, comunque un GRANDE CUORE da parte del Livorno che deve recriminare su quel rigore LETTERALMENTE INVENTATO dal pessimo Di Paolo ed un pareggio che tiene a galla la speranza.