Siamo a meno quattro dalla fine del torneo ed il Livorno si trova all’ultimo posto in classifica con soltanto la miseria di 11 punti dopo 15 turni, ma soprattutto con prestazioni sconcertanti nelle ultime gare tanto da indurre la Presidenza, nell’intenzione di avere un cambio di marcia, a sollevare Breda dall’incarico per affidarlo a Paolo Tramezzani ex di Lugano, Sion e Apoel Nicosia che debutterà oggi sulla panchina amaranto contro la capolista Benevento. Di certo grande coraggio del mister che poi avrà in successione trasferta a Crotone, Pescara in casa e a chiudere l’andata la trasferta a Empoli. Roba da mettersi le mani nei capelli visto il coefficiente di difficoltà, ma evidentemente il neo-mister non teme la sfida buttandosi a capofitto in questa avventura con carattere e caparbietà, un po’ come è sempre stato nella sua indole e nel suo passato da calciatore che vede nel suo curriculum Prato, Cosenza, Lucchese, Inter, Venezia, Cesena, Piacenza, Tottenham, Pistoiese, Atalanta, Pro Pathria, di cui lo ricordiamo in quella Lucchese costruita da Pino Vitale e dal Presidentissimo Egiziano Maestrelli che ricca dei De Francesco, Rastelli, Paci, Bettarini, Baldini, Giusti, Monaco, Russo, Landucci e Galli ed altri, con Fascetti sfiorò il sogno serie A e da dove parti per la grande avventura Marcello Lippi. Ma questo è “ Amarcord calcistico “ mentre occorre guardare al presente che impone una svolta altrimenti, visto pure il percorso delle squadre con cui poter lottare, non ci sarà scampo. Ci incuriosisce vedere quali potranno essere le modifiche o di uomini o tattiche che il “ TRAME “ (così è già stato ribattezzato ) potrà apportare rispetto all’assetto di Breda ed ecco le formazioni, vediamo che la scelta tra i pali cade su Plizzari, Bogdan, Gonnelli e Gasbarro in difesa, Morganella, Del Prato, Agazzi, Luci, Marsura a centrocampo, Murilo, Mazzeo in avanti pertanto un ipotetico 3-5-2 con a disposizione Zima, Ricci, Di Gennaro, Boben, Porcino, Rocca, Rizzo L. Viviani, Morelli, Brake, Marras, Raicevic.
La risposta di Inzaghi vede Montipo’ in porta, Maggio, Antei, Caldirola, Letizia in difesa, Tello, Schiattarella, Viola in mezzo, Kragl e Sau dietro il bomber Coda per il classico albero di Natale cioè un 4-3-2-1 con in panca Manfredini, Gori, Tuia, Gyamfi, Del Pinto, Improta, Basil, Insigne, Vokic, Di Serio e Armenteros. A dirigere arriva Ros di Pordenone.
Evidenziamo pertanto sia la conferma del giovane Plizzari in porta, sia il ritorno di Mazzeo al centro dell’attacco, il recupero dello svizzero Morganella e di Murilo fin dall’inizio, oltre al cambio di modulo, semmai sorprende Marras in panchina pure se nelle ultime gare il giocatore aveva dato alcuni segni di stanchezza, vedremo lo sviluppo del tutto. Da evidenziare lo sciopero del tifo preannunciato ed eseguito con una “ NORD “ desolatamente quasi vuota esclusi alcuni “ aficionados “ è un circa duecento supporter sanniti. Da notare questa sera il Livorno con una maglia blu notte con bordi giallo mentre il Benevento abbandona pure lui i colori sociali giallorossi per una tenuta azzurra con pantaloncini bianchi.
Si parte, buono l’impatto sulla gara in questi primi minuti da parte amaranto, dieci di gioco e di studio, un tiro di Murilo che esce e notiamo che il Benevento per ora controlla ed è molto bravo ad intercettare le linee di passaggio locali per poi ripartire e sugli sviluppi del primo corner Kragl trova un fendente diagonale impossibile da parare per Plizzari, quindi 0-1 per i sanniti al 12’ e gara subito in salita. Primo giallo ed è per l’ex Schiattarella, poi pure per Kragl, anche Morganella ammonito e ci sembra che il sig. Ros abbia il cartellino piuttosto facile, intanto si infortuna Murilo, problema muscolare e verrà sostituito da Braken al 26’ e intanto c’è il terzo corner per i sanniti che ora ci appaiono la squadra che sta dominando il torneo con giocatori di caratura elevata ed un assetto tattico di primo grado, quarto corner beneventano al 35’ senza pericoli e prova a ripartire la squadra labronica ma è dura, il Benevento gioca bene e sulla sinistra costringe Morganella a rimanere basso obbligando così il Livorno ad una difesa a quattro, e finisce qui la prima parte con i sanniti che per ora hanno completamente dominato la gara in virtù di una qualità e di una cifra tecnica superiore.
Andiamo per la seconda parte, vediamo se gli amaranto riusciranno a mettere un po’ più di grinta e carattere in quanto nella prima parte ci sembra che sia mancato pure questo aspetto, si infortuna anche Luci mentre entra Porcino per Gasbarro, finalmente una bella azione di Marsura che trova Braken per il tocco al volo ma centrale per la prima parata di Montipo’ poi ammonizione per Sau per ostruzionismo e sono quindici di gioco con gli amaranto che provano ad infastidire i sanniti che sono però veramente superiori in tutti i reparti riuscendo ad essere sempre corti e compatti. Si prepara la sostituzione di Mazzeo con Raicevic e sono 25’ di questa ripresa, ed entra Tuia per Kragl, poi è pronto Insigne per Sau e siamo alla mezz’ora con gli amaranto che provano una reazione offensiva, intanto si alza una luna rossa sul Picchi, ma purtroppo sono troppo lente le manovre labroniche. Giallo per Coda, poi al 40’ si chiude tutto sull’errore di Morganella arriva il 2-0 di Letizia.