Le imprese sul campo nella stagione dei rossoneri ormai non si contano più, ma sabato è il giorno più importante. Gloria o morte. Come si prepara una partita del genere?
“Dobbiamo avere grande consapevolezza nei nostri mezzi: abbiamo ottenuto risultati davvero importanti e siamo consci del nostro valore. Sappiamo di dover giocare questa partita per vincere, con un atteggiamento sempre propositivo, che ci permetta però di mantenere buon equilibrio e grande concentrazione per tutta la durata del match”.
Quali sono stati i punti di forza del gruppo rossonero per rendere entusiasmante una stagione del genere?
“Abbiamo capito che gli ostacoli potevano essere opportunità, che i disagi potevano rappresentare una sfida con noi stessi. Una sfida da vincere ad ogni costo. Questo spirito combattente ci ha unito più che mai, siamo diventati una vera famiglia, uniti sul campo e fuori. Grazie all’appoggio dei tifosi, dello staff e dei pochi dirigenti rimasti abbiamo compiuto qualcosa di miracoloso, ma ora manca l’ultimo passo, quello più bello. Mesi fa ho cominciato a scrivere sui social #finoallafine. Bene, quello è divenuto il nostro grido di battaglia. L’obiettivo è vicino, dobbiamo centrarlo”.
Fondamentale in questa cavalcata anche il ruolo dei tifosi.
“Con i nostri tifosi si è creato un rapporto veramente stupendo. Ci hanno sostenuto in ogni battaglia, sempre con grande entusiasmo e passione: sono la nostra carica. Vederli in 500 a Cuneo è stata una gioia, saranno in molti anche a Bisceglie e noi li ripagheremo sul campo di tanto affetto. Dobbiamo ringraziarli ogni giorno per l’immenso appoggio, anche economico, che non ci hanno mai fatto mancare. Il sentimento, l’attaccamento che si è creato con loro è un legame indissolubile che resterà per sempre impresso nelle nostre memorie”.
A livello personale una stagione decisamente positiva. A cosa è dovuta la tua grande crescita?
“Sicuramente ho giovato degli ottimi risultati e della crescita della squadra. Siamo maturati tutti insieme, divenendo uomini prima che calciatori, citando i nostri tifosi. La svolta mentale che ha cambiato la nostra stagione potrà anche cambiare le nostre carriere: questa è l’opportunità che ho visto in questa situazione ed ho cercato di trasmettere a tutto lo spogliatoio. Questa idea ben presto è diventata convinzione comune ed i risultati non si sono fatti attendere. In questo percorso di crescita per me è stato fondamentale il mio mental coach Roberto, che ha rappresentato una guida costante, grazie a cui non ho mai perso di vista la strada giusta e l’obiettivo. Una stagione positiva, che mi renderà totalmente soddisfatto soltanto una volta raggiunto il grande obiettivo comune che si chiama salvezza”.