Foto di gruppo davanti all’Albero dello Sport oggi (venerdì 18 dicembre) per i rappresentanti della Lucchese 1905.
Una rappresentanza del club, formata da dirigenti e giocatori, si è infatti data appuntamento in Piazza Guidiccioni, dove dal 7 dicembre è acceso questo abete, simbolo ed augurio per una ripartenza delle attività sportive a tutti i livelli.
Erano presenti il Presidente Bruno Russo, l’addetto stampa Giacomo Bernardi ed una delegazione di calciatori.
Sono stati accolti da Donatella Buonriposi, dirigente dell’ufficio scolastico interprovinciale, dal presidente del Panathlon di Lucca Guido Pasquini, accompagnato da altri consiglieri e soci del Club, che hanno evidenziato quanto sia fondamentale praticare sport, per tutte le generazioni ma in particolare per i più giovani. Di grande rilevanza, poi, in questo momento difficile per il mondo dello sport, la sinergia e l’unità d’intenti tra tutte le società del territorio lucchese.
La squadra rossonera, intanto, sul campo sta ritrovando fiducia e convinzione ed è intenzionata a risalire la china dopo un inizio di campionato molto complicato. Al di là dei risultati sportivi, la società si sta anche distinguendo per una costante attenzione ai temi dell’etica e della sportività e abbraccia l’idea che sta alla base dell’allestimento di Piazza Guidiccioni. L’albero vuole infatti dare un messaggio forte di unione, di vitalità, di fiduciosa prospettiva e rendere un po’ più caldo e luminoso degli atleti e di tutta la comunità lucchese.
L’albero dello sport è stato voluto dal Panathlon International Club di Lucca insieme al Coni, alle Federazioni Sportive, agli Enti di Promozione Sportiva ed alle Discipline Sportive Associate, con il sostegno del Comune di Lucca, della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Lucca e Massa Carrara, della Confcommercio e della Fondazione Banca del Monte di Lucca, in collaborazione con il Panathlon Club Versilia-Viareggio ed il Panathlon Club Garfagnana.
L’abete è stato offerto dall’Unione dei Comuni della Garfagnana. Proviene infatti dal centro “La Piana” di Camporgiano, attraverso il quale l’Unione opera per la valorizzazione delle varietà agricole locali e per la tutela della biodiversità.