Una serata da dimenticare per la Lucchese, che è uscita dal Curi con una pesante sconfitta per 0-4 contro il Perugia. La squadra di Gorgone ha mostrato fragilità sia tecnica che psicologica, incappando in una delle sconfitte più severe degli ultimi tempi e alimentando le preoccupazioni per il futuro.
Il match inizia male per la Pantera, che già nei primi minuti mostra segni di sbandamento. Al 28′, il Perugia si porta in vantaggio grazie a un rigore trasformato da Lisi, dopo un fallo di mano in area. Anche prima del gol, la Lucchese aveva rischiato di capitolare, con Palmisani costretto a interventi decisivi per evitare guai peggiori.
La situazione si complica ulteriormente quando Sabbione, uno dei pochi giocatori esperti della squadra, viene espulso per un fallo ingenuo, lasciando la Lucchese in dieci e consegnando il controllo della partita al Perugia. Con un uomo in più, i padroni di casa approfittano della situazione per gestire il gioco a loro favore.
La ripresa si trasforma in un autentico calvario per la Lucchese. Il Perugia, galvanizzato dall’uomo in più, aumenta il ritmo e affonda i colpi. Ricci, Di Maggio e Mezzoni si trasformano in autentici protagonisti, rendendo la vita impossibile alla difesa rossonera. La loro qualità in campo ricorda i grandi nomi del calcio mondiale, mettendo in evidenza le lacune della squadra di Gorgone.
Il 2-0 arriva rapidamente, seguito da un terzo gol che segna definitivamente la resa della Lucchese. La squadra fatica a reagire, e ogni tentativo sembra vano di fronte all’intensità e alla determinazione del Perugia, che chiude la partita sul 4-0, una mazzata che non lascia spazio a giustificazioni.
In sala stampa, Gorgone non ha potuto nascondere il suo disappunto, riconoscendo la prova sconcertante della sua squadra. “Non c’è nulla da salvare”, ha ammesso il tecnico, sottolineando la necessità di una reazione immediata. Il prossimo appuntamento per la Lucchese è già alle porte: venerdì sera, al Porta Elisa, arriverà il Sestri Levante, reduce da un pareggio contro la Vis Pesaro.
Sarà l’occasione per capire se la squadra saprà rialzarsi dopo questa batosta o se, al contrario, continuerà a mostrare segni di fragilità. La strada da percorrere è in salita, ma ora è fondamentale ritrovare fiducia e determinazione per affrontare il futuro.