Si è tenuta oggi a Roma, presso la sede della FIGC, la prima riunione organizzativa sul tema della protezione dei diritti di proprietà intellettuale e industriale di UEFA EURO 2020. Rappresentanti della UEFA sono intervenuti per illustrare alle autorità italiane incaricate delle attività di prevenzione e contrasto alla contraffazione, lotta all’Ambush Marketing, tutela e registrazione dei marchi il proprio programma di protezione dei diritti (Rights Protection Programme EURO 2020) e condividere con i soggetti rilevanti la propria strategia e le aspettative per l’edizione itinerante dei Campionati Europei che vedrà la Città di Roma e lo Stadio Olimpico ospitare, tra l’altro, la gara inaugurale.
Al tavolo del confronto, la UEFA ha portato i dati e le esperienze degli eventi organizzati negli ultimi anni (Finali di Champions League e Europe League), nonché dei Campionati Europei disputati in Francia nel 2016, insistendo in particolare sull’importanza del coordinamento tra tutti gli stakeholder e sulla necessità di adottare strumenti efficaci a tutela della manifestazione, delle squadre, dei tifosi, dei partner.
La riunione, presieduta dal Direttore Generale della FIGC e vice presidente UEFA Michele Uva – che ha voluto sottolineare l’impegno della Federazione nell’organizzazione dei prossimi appuntamenti internazionali e l’importanza di fare squadra tra tutti i soggetti per lasciare grazie alle manifestazioni una legacy tangibile al sistema calcistico e sociale – ha visto la partecipazione dei rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio Sport, del Ministero per lo Sviluppo Economico, del Ministero della Giustizia, del Ministero dell’Interno, dell’Amministrazione di Roma Capitale, dell’Agenzia delle Entrate, dell’Agenzia delle Dogane. Per la UEFA sono intervenuti i responsabili del Dipartimento IP (Intellecutal Property), Brand e Legal.
Al tavolo del confronto, la UEFA ha portato i dati e le esperienze degli eventi organizzati negli ultimi anni (Finali di Champions League e Europe League), nonché dei Campionati Europei disputati in Francia nel 2016, insistendo in particolare sull’importanza del coordinamento tra tutti gli stakeholder e sulla necessità di adottare strumenti efficaci a tutela della manifestazione, delle squadre, dei tifosi, dei partner.
La riunione, presieduta dal Direttore Generale della FIGC e vice presidente UEFA Michele Uva – che ha voluto sottolineare l’impegno della Federazione nell’organizzazione dei prossimi appuntamenti internazionali e l’importanza di fare squadra tra tutti i soggetti per lasciare grazie alle manifestazioni una legacy tangibile al sistema calcistico e sociale – ha visto la partecipazione dei rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio Sport, del Ministero per lo Sviluppo Economico, del Ministero della Giustizia, del Ministero dell’Interno, dell’Amministrazione di Roma Capitale, dell’Agenzia delle Entrate, dell’Agenzia delle Dogane. Per la UEFA sono intervenuti i responsabili del Dipartimento IP (Intellecutal Property), Brand e Legal.
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