Due lampi di velocità e tecnica e un primo tempo da squadra vera. Tanto è bastato alla Nazionale per portare a casa il primo obiettivo del lungo cammino che si spera ci porti alla fase finale dei Mondiali in Qatar. In questa intensa settimana internazionale gli azzurri hanno liquidato con un secco 2 a 0 la coriacea Irlanda del Nord, squadra di stampo anglosassone e come tale sempre temibile in queste gare di contenimento. Roberto Mancini si è detto soddisfatto soprattutto della prima parte di gara di Chiellini e compagni, definendo perfetto un primo tempo sicuramente condotto dall’Italia col piglio giusto e impreziosito dalle due incursioni vincenti di Berardi prima e di Immobile dopo. Certo la perfezione evocata dal CT può suonare un po’ enfatizzata, ma di sicuro non erano poche le insidie di un esordio che risulta spesso complicato (vedi Spagna e Olanda in campo europeo).
L’Italia ha invece preso di petto la situazione, grazie soprattutto a un centrocampo come sempre di qualità nonostante l’assenza di Jorginho e il contributo limitato di Barella, ma che la precisione e la velocità di pensiero di Verratti è riuscita ad orchestrare con efficacia. Consolante poi constatare che proprio le due scelte vere di Mancini per questa gara (Berardi per Chiesa dall’inizio e Immobile per Belotti) sono state quelle capaci di concretizzare con due azioni di qualità il gioco azzurro nel primo tempo. Segno di un CT che ha pienamente in mano il polso della situazione, tanto da verificare le proprie scelte anche in base al momento di forma complessiva dei suoi giocatori (vedi Berardi). Lo stesso Mancini ha espresso particolare soddisfazione a fine gara per la prestazione e il gol di Ciro Immobile, quest’anno non proprio cecchino implacabile come nelle ultime stagioni ma pedina sicuramente chiave dello scacchiere azzurro soprattutto in vista dell’imminente Europeo di giugno. Certo la prestazione contro gli irlandesi va analizzata a tutto tondo, compreso quel secondo tempo che bisognerà cercare di non ripetere quanto a deconcentrazione e imprecisione. Roberto Mancini lo ha sottolineato, pur avendo cercato con ogni mezzo di cambiare lo stato delle cose in corsa. Non sono bastati però gli avvicendamenti a centrocampo e in attacco per scuotere nella ripresa una Nazionale che può anche aver gestito la situazione favorevole, ma lo ha fatto con approssimazione e svagatezza che vanno assolutamente evitati a questo livello. Solo Spinazzola è riuscito nel finale a sparigliare la situazione in almeno tre occasioni, ma questo non basta anche perché bisogna ricordare che la leadership del girone (presumibilmente con gli svizzeri) potrebbe essere decisa dalla differenza reti. La prima partita (con il 3-1 della Svizzera a Sofia contro la Bulgaria) ci fa partire già in parità nella corsa a Qatar 2022, ma questo andrà subito confermato dalle trasferte in Bulgaria e Lituania. In questo senso il polso del gruppo azzurro è sembrato comunque confortante (su tutti Florenzi, Verratti e Insigne), nella speranza che lo stesso Belotti possa trovare una buona condizione in vista delle possibili staffette in attacco. Buona la prima insomma, ma per la settimana internazionale gli azzurri devono puntare al bottino pieno per mettere subito il girone sui binari giusti. Poi per Mancini e i suoi comincerà la lunga preparazione ad un Europeo da affrontare con spavalderia ed entusiasmo.
Antonio Lionetti