“Non esiste concittadino appassionato di calcio che non abbia un ricordo legato alla maglia azzurra, al tricolore affisso alla finestra o a quello sventolato per strada in segno di festa. L’azzurro rende eroi coloro che lo indossano”.
Queste parole di Gabriele Gravina, attuale presidente della Figc, costituiscono una sintesi mirabile del rapporto, profondo e viscerale, che lega gli italiani alla propria Nazionale e si trovano nella prefazione di Azzurri d’Europa che, grazie alla narrazione appassionata e documentata di Stefano Ferrio e Gianni Grazioli ci permetterà di viaggiare indietro nel tempo, alla riscoperta di momenti indimenticabili della storia calcistica del nostro Paese.
Qualche esempio?
Nella famosa semifinale del 1968, vinta al sorteggio contro l’Unione Sovietica, le monetine lanciate dall’arbitro furono una o due? Perché Angelo Domenghini cambiò la storia d’Italia con una punizione assolutamente folle…
Queste parole di Gabriele Gravina, attuale presidente della Figc, costituiscono una sintesi mirabile del rapporto, profondo e viscerale, che lega gli italiani alla propria Nazionale e si trovano nella prefazione di Azzurri d’Europa che, grazie alla narrazione appassionata e documentata di Stefano Ferrio e Gianni Grazioli ci permetterà di viaggiare indietro nel tempo, alla riscoperta di momenti indimenticabili della storia calcistica del nostro Paese.
Qualche esempio?
Nella famosa semifinale del 1968, vinta al sorteggio contro l’Unione Sovietica, le monetine lanciate dall’arbitro furono una o due? Perché Angelo Domenghini cambiò la storia d’Italia con una punizione assolutamente folle…
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