Con quel cognome che profuma… di fortuna, Sandro Kulenovic ha finalmente trovato l’alchimia giusta per tornare ad essere protagonista sul palcoscenico internazionale, come lo era stato sei anni fa – in prestito alla Juventus – in occasione della Viareggio Cup. Era il 2018: l’ultima edizione disputata allo stadio dei Pini, prima della chiusura.
In quell’annata, l’attaccante croato (ora in forza alla Dinamo Zagabria: sua la doppietta che ha guarnito il risultato casalingo contro il Qarabag nei playoff di Champions League) mise a segno sei reti, capocannoniere assoluto del torneo e sirene internazionali che cominciarono a ronzargli attorno.
Sei gol, due contro i connazionali del Rijeka al debutto, poi una con il Benevento e l’Euro New York; uno contro la Rappresentativa Serie D agli ottavi e uno ancora con il Rijeka nei quarti. Rimase a secco solo contro la Fiorentina di Emiliano Bigica nella semifinale vinta dai viola per 4-1, che poi avrebbero perso per 2-1 l’incontro decisivo per il titolo con l’Inter. Quell’Inter-Fiorentina – una dura realtà per coloro che coltivano serenamente l’ortodossia della Viareggio Cup – rimane l’ultima finale disputata allo stadio dei Pini-Bresciani.
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