Il sogno continua. Nel Monday night di Lega Pro il Pisa non manca l’appuntamento con la vittoria e, sospinto da oltre cinquemila persone, sconfigge il Sorrento e si issa in solitaria al primo posto in classifica, staccando di due lunghezze Latina e Frosinone. Un gol da grande opportunista di Scappini e un calcio di rigore calciato magistralmente da capitan Favasuli bastano per avere la meglio su di un Sorrento che fa la sua onesta partita ma pecca di peso e cattiveria in attacco. Grandi coreografie e feste sugli spalti, con la curva Nord vera trascinatrice dei neroazzurri, che spinti dal gran tifo, hanno raccolto il bottino pieno in una gara che ha presentato diverse insidie.
La partita. Pane deve fare a meno degli squalificati Sabato e Perez, sostituiti rispettivamente da Carroccio e Scappini. Rizzo non è al meglio e si accomoda inizialmente in panchina, con Barberis che parte dal primo minuto. Bucaro invece deve rinunciare a Iuliano e disegna un 4-3-3 con Arcuri e Schenetti ai lati di Corsetti. L’avvio vede gli ospiti più intraprendenti, che cercano il fraseggio palla a terra e impensieriscono Sepe all’11’, quando Corsetti crossa al centro per Schenetti bravo a coordinarsi ma poco preciso nella conclusione che si perde sull’esterno della rete. Il Pisa è contratto, l’importanza della gara sembra pesare sulle gambe dei neroazzurri che, nel momento peggiore passano in vantaggio grazie e Scappini, che approfitta di uno sconsiderato retropassaggio di Balzano e in scivolata fulmina Frasca. Il Pisa sfiora subito il raddoppio, ma Busce’ di testa gira di poco a lato un angolo di Barberis. Al 22’ si fa vivo il Sorrento con una sassata dalla distanza di Corsetti che trova sulla sua strada i guantoni di Sepe. La gara ristagna principalmente a metà campo, dove Mingazzini scandisce i tempi di gioco del Pisa, che al 39’ sfiora il bis ancora con Scappini, ma il suo diagonale è respinto da Frasca. La ripresa cala di intensità, con i neroazzurri bravissimi ad amministrare il vantaggio senza rischiare niente, grazie a una difesa molto accorta e a una disposizione tattica che lascia pochissimi spazi agli avversari. Le occasioni si contano con il contagocce ma quando decide di partire in contropiede il Pisa fa male: è il minuto 35 quando Barberis trova Busce’ in area; l’ala campana è abile ad anticipare Nocentini che non può far altro che commettere penalty. Dal dischetto Favasuli trasforma alla “Ciccio Ambrosi”, a va ad esultare sotto la Curva Nord. E’ l’ultimo sussulto di una gara non bellissima, ma che regala al Pisa tre punti pesanti come macigni, facendo addormentare gli sportivi pisani guardando tutti dall’alto verso il basso.
La chiave del match. Il Pisa ha giocato da grande squadra. Cinica, spietata, senza concedere niente nonostante le assenze pesanti. Finalmente la gestione del vantaggio è stata essenziale ed efficace. I “vecchi” hanno guidato con grande saggezza i tanti Under schierati da Pane, che hanno interpretato la gara con il piglio dei veterani. Il tifo è tornato ad essere grande, appassionante, trascinante. La squadra, pur non strabiliando, ha fatto sua la partita senza troppi affanni. Tutti segnali che, interpretati senza presunzione ma con convinzione, potrebbero far nascere qualcosa di impensabile e meraviglioso.