Crederci sempre, arrendersi mai. Ci è voluta la scossa data dal cambio di allenatore per far tornare in mente ai neroazzurri quello che avevano dimostrato in tutto il girone di andata, quando chi affrontava il Pisa doveva “sputare sangue” per non uscire dal confronto con le ossa rotte.
Sei punti in due partite, Frosinone staccato e Benevento a meno uno, a quattro giornate dal termine e con lo scontro diretto in casa. Pagliari ha rimesso al Pisa e alla sua gente le ali dell’entusiasmo e la voglia di crederci. Lo dimostrano i due successi, ottenuti entrambi nel finale grazie alla freddezza di capitan Favasuli, spietato killer dagli undici metri.
A Sorrento i neroazzurri hanno commesso sì errori, sia individuali che di reparto, ma hanno avuto la forza di non disunirsi mai e di cercare compatti fino all’ultimo istante il gol dei tre punti speranza. Missione riuscita.
Il Match. Pagliari perde Pedrelli nel pre-gara, lancia il rientrate Rizzo sull’out mancino e conferma Fondi a destra, con Busce’ inizialmente in panchina. Attacco e difesa sono gli stessi di domenica scorsa, con Colombini non convocato e Tulli e Perez fuori dagli undici titolari. Papagni invece disegna il Sorrento con uno spregiudicato 3-4-3, affidandosi in avanti all’esperienza di Musetti coadiuvato da Bernardo e dallo sgusciante Tortolano.
L’avvio del Pisa è veemente e già al 3’ i neroazzurri passano con Gatto, abile a intercettare una conclusione senza troppe pretese di Favasuli e battere Rossi di giustezza. Al 7’ è Scappini a sfiorare il raddoppio con un siluro di poco fuori. Il Sorrento prova a scuotersi, si impossessa del pallino del gioco ma deve fare i conti con un Pisa che copre bene tutti gli spazi e prova a pungere in contropiede come al 24’ quando Benedetti impegna Rossi con un pericoloso tiro-cross. Al 32’ Tortolano spaventa Sepe ma al 40’ è ancora il Pisa a sfiorare la rete con un colpo di testa di Carini che si perde a lato di un soffio. Nella ripresa il Sorrento al primo affondo trova il pari: Suagher affonda Musetti in piena area, dal dischetto lo stesso attaccante fredda Sepe e pareggia il match. Al 12’ l’arbitro prima assegna un rigore al Pisa per fallo su Scappini, salvo fare retro-marcia su segnalazione del guardalinee. Ne deriva qualche minuto di grande nervosismo, con Perez e Polizzi che vengono espulsi dalla panchina. Al 18’ Bernardo sfiora il vantaggio per i padroni di casa sfruttando un errore in disimpegno di Carini ma non centrando la porta da buona posizione. La girandola delle sostituzioni vede il Pisa trarne giovamento grazie alla vivacità di Tulli, che prima fa imbufalire Pagliari lisciando il controllo a due passi da Rossi, poi si riscatta conquistandosi al 40’ il rigore che Favasuli trasforma regalando ai neroazzurri tre punti fondamentali per proseguire il sogno.