L’Arena spinge i nerazzurri, ma a Latina servirà l’impresa per trovare la B

Una formazione del Pisa (foto acpisa.it)Tutto come prima del fischio di inizio. Novanta minuti che non hanno scalfito l’equilibrio di questa finale play-off. Sorride il Latina, che senza mai tirare in porta strappa un pari prezioso e adesso giocherà il ritorno davanti ai propri tifosi con due risultati su tre. Resta un pizzico di amarezza invece nelle fila neroazzurre per non avere concretizzato la sterile superiorità territoriale avuta per tutta la gara. Grinta, cuore e determinazione non sono mancate come al solito, stavolta però la spia della benzina si è accesa troppo presto, colpendo i due gioiellini Rizzo e Gatto, mai in gara e pericolosi. Il Pisa già da domani però dovrà far quadrato e racimolare le ultime energie per l’atto finale, dove mancheranno Favasuli e Sbraga, che saranno appiedati dal giudice sportivo alla luce dell’arbitraggio Machiavellico di Chiffi, che ha ammonito solo da una parte, graziando spesso i pontini e applicando invece alla lettera il regolamento quando si è trattato di ammonire i neroazzurri. Da valutare anche le condizioni di Busce’, colpito duro alla testa ma che difficilmente si tirerà indietro. A Latina ci sarà da soffrire, da imprecare, da avere il cuore in gola per 90 e forse 120 minuti, ma il Pisa non sarà solo, avrà al suo fianco ben più dei miseri 800 tagliandi del settore ospiti. L’esodo ci sarà, vediamo come le autorità gestiranno la questione stadio/biglietti.

Il Match. Pagliari conferma le indicazioni della vigilia, confermando in toto gli undici eroi di Perugia. Sanderra si affida al 4-3-3 e sostituisce lo squalificato Cottafava e l’infortunato De Giosa con Bruscagin e Agius, autori di una buona gara. Il pubblico è quello delle grandi occasioni, la coreografia della Curva Nord è mozzafiato e l’abbondante acqua che cade dal cielo non spegne assolutamente l’ardore dell’Arena. Il primo tempo scorre via senza grandi sussulti; il Pisa fa la partita, affidandosi alla sapiente regia di Mingazzini, ma non trova varchi perché Gatto e Rizzo sembrano accusare un po’ di stanchezza e ansia da prestazione. Il Latina si affida a rapide ripartenze, ma Agodorin è ben imbrigliato dal duo ColombiniSuagher. Il taccuino delle occasione da rete resta tristemente bianco, seppur le due squadre non lesinino impegno e agonismo.

Nella ripresa Pagliari toglie l’acciaccato Busce’ e inserisce Scappini in attacco, allargando Gatto a destra. Il Pisa parte più forte, guadagna metri e costringe il Latina nella propria tre quarti. Le occasioni però latitano e la prima emozione la regala il portiere pontino a metà ripresa, quando per poco non mette nella propria porta un’innocua punizione di Sabato dai 25 metri. Il pericolo però sembra scalfire le certezze ospiti e così il Pisa poco dopo confeziona la più nitida occasione da rete della gara: Perez sguscia a Bruscagin e si presenta davanti a Bindi ma, invece di calciare a rete, scarica troppo debolmente verso l’accorrente Scappini permettendo al numero uno avversario di arrivare sulla sfera in presa bassa. L’Arena è più che mai una bolgia, il Latina aumenta le dosi di ostruzionismo e perdite di tempo, il tourbillon di sostituzioni non smuove l’equilibrio del match, che solo Gatto nel finale prova a rompere, trovando però i guantoni di Bindi. Dopo quattro minuti di recuperò l’arbitro pone fine alle ostilità; Pisa e Latina vanno a ricevere gli applausi dei propri tifosi rimandando tutto al ritorno, dove il Pisa dovrà vincere in trasferta, ma siamo sicuri che il fattore campo influirà davvero poco sull’esito della gara.