Sulla carta era una gara facile. Ma il banco, quando ti mancano giocatori come Martella, Mingazzini e Rozzio, quando ti presenti con un ’94 e 5 giocatori nati fra il ’92 e il ’93, quando hai gli over al rientro dopo lungo tempo rischia di saltare. Basti guardare i risultati di Salerno e Barletta. All’Arena così non è stato, il Pisa si è sbarazzato della Paganese, ha bissato il successo di Perugia e si è issato al comando della classifica. Meriti di una squadra che gioca da squadra, dove non esistono titolari e riserve, dove c’è grinta, sacrificio e qualità. Caratteristiche assemblate da un allenatore capace di farsi seguire ciecamente dai propri ragazzi, traendone il meglio da ciascuno di loro. Il passo falso con il Pontedera è dimenticato, il campionato è sì ancora lungo, ma vedere squadre costruite con molti più nomi e soldi rispetto ai neroazzurri arrancare contro le cosiddette “squadre materasso” fa pensare che questo Pisa è destinato a durare e a giocarsi le proprie carte fino alla fine.
Il match. Pagliari sceglie ancora Provedel fra i pali, rilancia il rientrante Kosnic per Rozzio e accentra sulla mediana Favasuli sopperendo così all’assenza di Mingazzini. Davanti ancora fuori per scelta tecnica Giovinco, al suo posto a fianco di Arma c’è Forte, mentre a sinistra Bollino sostituisce Martella, con Napoli a destra. Maurizi invece si copre con un 3-5-2 molto basso e un centrocampo folto, arricchito dall’esperienza di Giampa’. In avvio la Paganese prova a sorprendere il Pisa con una partenza sprint e dopo sette minuti fa correre un brivido freddo all’Arena, quando Iraci, imbeccato da Franco, tutto solo davanti a Provedel calcia incredibilmente a lato. Al 13’ ancora pericolosi gli azzurro-stellati con Franco, il cui tiro è respinto da Provedel; sul tap-in il più lesto è Iraci ma la sua rete è annullata per offside. Il Pisa con il passare dei minuti si scuote, anche se fatica a creare occasioni da gol. I neroazzurri alzano progressivamente il baricentro e alla mezz’ora passano: Bollino crossa dalla sinistra, Panariello allontana di testa, ma sulla respinta arriva Forte che con un siluro terra-aria fredda Svedkauskas. Sbloccato il risultato la squadra di Pagliari amministra il finale di tempo senza grossi patemi. Nella ripresa il Pisa aumenta il ritmo e dopo 5’ raddoppia con Bollino, che riceve un cross di Napoli e di testa batte il portiere ospite.
La Paganese esce di scena e il Pisa potrebbe dilagare ma Arma è sfortunato e colpisce il palo dopo aver saltato anche Svedkauskas. Il 3 a 0 però arriva poco dopo con Napoli, che aggira il malcapitato numero uno avversario e deposita in rete. Il valzer delle sostituzioni finale addormenta la partita; da segnalare l’esordio stagionale di Melis e il poker sfiorato da Giovinco con un diagonale poco preciso. Al triplice fischio applausi per tutti, specie per Dino Pagliari. Giusto così.