Non sempre si può essere scintillanti. Terreno di gioco, motivazioni, platea, disposizione tattica dell’avversario possono influire e non poco sullo spettacolo. Quello che conta è essere cinici, spietati, cogliere il massimo risultato anche quando la prestazione non è eccellente. Questo ha fatto il Pisa di Cozza, centrando a Pagani il secondo successo consecutivo e il sesto risultato utile di fila, che permette ai neroazzurri di piazzarsi al quarto posto, superare il Benevento e tenere a bada il plotone degli inseguitori, quest’oggi tutti vittoriosi. Domenica prossima arriverà all’Arena il Gubbio, altro scontro con una squadra non di vertice ma molto pericolosa; un risultato pieno darebbe una bella carica di entusiasmo sia all’ambiente che alla classifica ricandidando il Pisa alle primissime posizioni nella bagarre play-off.
Il match. Cozza non rischia Crescenzi e propone Rozzio a fianco di Goldaniga, con Sabato sull’out di sinistra al posto dello squalificato Kosnic. Per il resto squadra confermata rispetto alla vittoria sul Perugia.
Mister Belotti non ha i vari Marruocco, Masi, Cioffi e Iraci e propone un abbottonato 3-4-3 dove De Sena è assistito in attacco da Novothny e Lanteri. Davanti a pochi intimi e su un campo indecente le emozioni della prima frazione si concentrano tutte nei primissimi minuti, con Velardi che impegna Provedel alla respinta con un velenoso tiro dal limite da una parte e con Cia che sfiora l’incrocio su punizione dall’altra. La Paganese, nonostante l’ultimo posto in classifica, non regala niente, pressa alto e corre tantissimo su tutto il rettangolo verde. Il Pisa non riesce invece ha sfruttare il maggior tasso tecnico ed esperienza, provando comunque a giocare palla a terra ma senza trovare l’ultimo passaggio. La gara si gioca prevalentemente a centrocampo e le azioni degne di nota latitano. Nella ripresa è la Paganese ad essere pericolosa per prima con Lanteri che al 7’ sfiora il palo a Provedel battuto. Cozza decide di cambiare, inserendo Forte in luogo di Parfai e arretrando Mannini. Mossa azzeccata, visto che il Pisa guadagna metri e profondità. Al 9’ Cia pesca benissimo Arma a centro area, ma il sinistro della punta neroazzurra è inguardabile e finisce alle stelle. Al 14’ lo stesso Cia con un pallonetto prova ad approfittare di una pessima uscita di Volturo ma la conclusione si perde alta sopra la traversa. Al 19’ la svolta del match: Napoli sfugge via sul limite del fuorigioco ma la sua conclusione è respinta da Volturo, sulla palla arriva lo stesso Napoli che entra in collisione con l’estremo azzurro stellato. Per l’arbitro è rigore e dal dischetto Arma non perdona. La Paganese accusa il colpo e il Pisa, capitanato da un indomabile Mingazzini, prova a raddoppiare ma Napoli al 22’ trova soltanto l’esterno della rete da posizione defilata. Cozza decide di inserire Sampietro al posto di Napoli per dare fisicità alla mediana e di fatto il Pisa addormenta e controlla il match senza problemi fino al termine, cogliendo così tre punti pesanti almeno quanto il terreno di gioco di Pagani. Avanti così.