Alberto Aquilani non è riuscito a guadagnare l’accesso alla zona playoff per coronare il sogno di andare in Serie A. Il pareggio contro il Sudtirol alla penultima giornata di questo campionato ha infatti messo la parola “fine” sulle speranze aritmetica di prolungare la stagione per cercare la promozione.
Di conseguenza, il nome del Pisa nella prossima annata si troverà ancora nel tabellino dei risultati partite Serie B, con la speranza di tifosi e proprietà che si tratti di un anno di transizione verso traguardi anche più importanti. Aquilani, in tal senso, si è dimostrato un allenatore comunque preparato e ambizioso.
Non è per il solo ex centrocampista di livello che abbia allenato il Pisa. All’inizio della sua carriera di allenatore anche Gennaro Gattuso ha guidato la squadra nerazzurra toscana, tra sfide indimenticabili e momenti invece molto tristi.
Quando Gennaro Gattuso allenò il Pisa
Gennaro Gattuso, noto per la sua grinta e determinazione in campo, ha portato la stessa passione nel suo percorso da allenatore. Il suo periodo al Pisa è stato un mix di trionfi e turbolenze, caratterizzato dalla sua filosofia di gioco e dalla sua dedizione alla squadra.
Dopo esperienze altalenanti con Palermo e un breve periodo all’estero con l’Ofi Creta, Gattuso è stato chiamato a guidare il Pisa in Serie C nel 2015. Da subito, ha impresso il suo marchio sulla squadra, trasmettendo i suoi principi di gioco e adottando metodi di allenamento intensivi basati sul lavoro con il pallone.
La sua prima stagione al Pisa è stata magica. Nonostante una serie di moduli tattici utilizzati, il 4-3-3 è stato quello che ha portato i migliori risultati, con giocatori chiave come Mannini, Çani e Varela che hanno guidato l’attacco. Il Pisa ha concluso la stagione al secondo posto in campionato, guadagnando così la promozione in Serie B, un risultato che ha confermato l’efficacia del lavoro di Gattuso.
Tuttavia, il successo è stato accompagnato da momenti difficili. Durante la finale dei playoff contro il Foggia, Gattuso è stato vittima di un brutto episodio quando è stato colpito da una bottiglietta lanciata dai tifosi avversari. L’incidente ha interrotto temporaneamente la partita e ha portato all’espulsione di Gattuso per un alterco con l’allenatore avversario, Roberto De Zerbi. Nonostante queste sfide, il Pisa è riuscito comunque a ottenere la promozione, dimostrando la resilienza e la determinazione della squadra.
Il secondo anno di Gattuso al Pisa è stato segnato da controversie e tensioni con la dirigenza del club, causate dalla crisi societaria. Nonostante le dimissioni iniziali, Gattuso ha deciso di tornare per continuare il suo lavoro. Tuttavia, la stagione si è conclusa con una delusione, con il Pisa retrocesso in Serie C, un duro colpo dopo il successo dell’anno precedente. Lo stesso Gattuso poi, in una lettera di dimissioni (stavolta definitive), ringraziò i tifosi per il sostegno, al contempo puntualizzando come fosse difficile lavorare con quella dirigenza.
L’era di Gattuso al Pisa può essere descritta come un periodo di alti e bassi ma rimane un capitolo importante nella storia del club. La sua passione, la sua dedizione e la sua filosofia di gioco hanno lasciato un’impronta duratura sulla squadra e sui tifosi, dimostrando che, anche nelle avversità, la determinazione può portare al successo.