Dopo un mese e due giorni dalla partita contro la Giana Erminio che ha decretato l’amara retrocessione in Serie D della Pistoiese ha parlato il capitano Francesco Valiani. Pur chiedendo alla Società la presenza dell’addetto stampa, lo ha fatto convocando personalmente i giornalisti, per rendere chiaro che si è trattato di una sua iniziativa. L’incontro si è svolto nei locali dello sponsor di una vita: la Vannucci Piante, cuore pulsante della città dei vivai. “Mi è servito un mese per metabolizzare la più grande delusione sportiva della mia lunga carriere di calciatore”. Così ha esordito. Poi è stato un fiume in piena. Per quasi un’ora, dopo una breve introduzione, ha risposto alle domande. “Sono stati compiuti tanti errori, e non mi sottraggo certo dalle responsabilità, come calciatore e capitano della squadra, però assicuro di aver dato tutto pur di evitare un epilogo così amaro. Mi riesce difficile dover chiedere scusa, come da qualche parte mi viene chiesto, perché sarebbe come ammettere sciatteria o dolo, oppure delle colpe. Ho invece dato l’anima per evitare questo epilogo e non ci ho dormito la notte!”. Valiani scende poi nel dettaglio e spiega in pillole la stagione, dalle difficoltà nella costruzione della squadra con Frustalupi, alle scelte tecniche compiute nel corso della gestione Riolfo, affermando che in alcuni casi si sono commessi errori di valutazione, in altre hanno inciso alcune dinamiche contingenti. Il forte centrocampista non nasconde gli ottimi rapporti con la proprietà Ferrari e in particolare con il figlio del presidente Marco, di cui tratteggia i pregi, ma subito evidenzia la chiara intenzione della medesima di passare la mano, già nelle scorse stagioni. “Spesso gli sguardi dicono più di tante parole”. Ed aggiunge; “Alessandro (il sindaco Tomasi n.d.r.) ha avuto un mandato chiaro”. Poi la stoccata: “tutti auspicano una svolta tramite l’imprenditoria locale, perché da fuori si rischia l’avventurismo, ma per il momento non si intravedono delle soluzioni e il tempo trascorso è molto dalla lettera di dimissioni di Orazio Ferrari”. Infine la notizia: “Non ho intenzione di smettere. Non voglio che il mio ultimo campionato con la Pistoiese sia quello appena concluso. Ho avuto offerte da altre squadre che ho rifiutato. Farò della vacanze lunghe quest’anno. Però se chi guiderà la società nella prossima stagione, fosse anche in Serie D, desiderasse avermi in squadra come calciatore troverà in me un interlocutore disponibile. Solo dopo, se non si concretizzasse un accordo con la Pistoiese, prenderò in considerazione altre soluzioni. Desidero aggiungere che in tempi insospettabili sia il direttore generale Ferrari che il diesse Dolci mi avevano offerto il prolungamento e di questo devo rendergli atto”. Valiani fa pure le carte al futuro: “Sono certo che se non si facessero vivi acquirenti seri, l’attuale proprietà non lascerà che la Pistoiese sparisca, anzi sono convinto che farà di tutto per ottenere la riammissione o ripescaggio in Serie C e comunque iscrivere la squadra al prossimo campionato, sia in C che in D”. Sui tifosi e la città: “Sabato c’è stata una manifestazione di colore, che dimostra l’attaccamento dei tifosi alla Pistoiese. Spero che questo aspetto emerga rispetto alle contestazioni”. Concludendo: a Pistoia oggi c’è un presidente dimissionario e un acquirente che tarda a farsi vivo, ma ci sono i tifosi e brilla una stella: quella di un capitano che fa della pistoiesità una bandiera. Ripartire sarà meno difficile.