La firma, nella tarda mattinata, è arrivata e così presso la sede del Pontedera alla fine è stata fumata bianca. Paolo Indiani, il tecnico delle due promozioni e della B sfiorata (nervo ancora scoperto, come vedremo…), ha poi incontrato i cronisti assieme allo stato maggiore della società, il dg Paolo Giovannini e il vicepresidente Paolo Boschi. Il tecnico di Certaldo dunque rimane alla guida dei granata fino al 2016, con buona pace delle sirene spalline che volevano il tecnico già sull’autostrada destinazione Ferrara.
Mister, alla fine ha prevalso il cuore?
Devo dire che rimango qui molto volentieri, e prima di tutto mi sento di ringraziare la società, che alla fine mi ha convinto a rimanere, ma anche gli sportivi e l’amministrazione comunale. Ricordo ancora con affetto la telefonata dell’assessore Franconi dopo la gara di Lecce e i saluti del sindaco. Gesti che non si dimenticano. E poi c’è il vecchio detto che chi lascia la via vecchia per la nuova…”
Eppure non si vive di solo affetto
No, infatti ho la certezza che qui ci sono tutte le condizioni per lavorare benissimo, come abbiamo fatto fino ad oggi. Qui sono stato sempre bene e adesso sono molto contento di rimanere perché in questo modo portiamo avanti un progetto già avviato e sono certo che lavoreremo bene anche in vista della prossima stagione, che sarà molto impegnativa. Vedremo quali saranno i giocatori che potremo trattenere anche se di sicuro, come abbiamo fatto nei due anni precedenti, daremo largo spazio ai giovani.
Quali ambizioni può avere la squadra in vista di un campionato che qualcuno giudica più facile di quello appena concluso?
Mah, sul fatto che il prossimo campionato sia più facile ho i miei dubbi, anzi non ci credo proprio. Io credo che in questo campionato abbiamo dato il massimo, per cui sarà difficile se non impossibile ripetersi. Certamente ce la metteremo tutta per arrivare più in alto possibile ma credo sia onesto non alimentare eccessive aspettative nei nostri tifosi. L’obiettivo primario, come ha detto anche il dg Giovannini, è quello di mantenere la categoria poi è chiaro che non lasceremo niente di intentato.
E’ ancora forte l’amarezza di Lecce oppure è acqua passata
No quella partita me la porterò nella mente finché farò l’allenatore, è stata un’amarezza veramente dura da digerire. Un vero peccato perché vedendo le altre squadre impegnate negli spareggi ho la certezza che ce la saremmo potuta giocare con tutti. Anzi, lo dico sinceramente, sotto il profilo della qualità del gioco ho visto match davvero bruttini, gare che noi avremmo giocato in un’altra maniera. Però la vita continua e dobbiamo già concentrarci per la prossima stagione. Meglio così.
intervista tratta da uspontedera.it