Il Pontedera risponde così al Tirreno: “Con riferimento all’articolo pubblicato oggi a pagina XI de Il Tirreno, Edizione locale, avente ad oggetto le presunte lamentale di una parte dei supporters, l’U.S. Città di Pontedera tiene a puntualizzare alcuni aspetti, apprendendo, con stupore e una certa amarezza, delle proteste rivolte all’organo di stampa.
In primo luogo, appare opportuno evidenziare che, a differenza di altre società, la cui proprietà è completamente avulsa dal tessuto territoriale locale, la compagine sociale dell’U.S. Città di Pontedera si compone esclusivamente di un gruppo di imprenditori che tifosi granata lo sono stati fin da ragazzi oppure lo sono diventati nel tempo. L’attuale proprietà tiene a precisare che l’impegno nella società deriva esclusivamente da ragioni affettive per la squadra della città, e senza alcun interesse lavorativo o personale.
In sei anni di vita del club, l’U.S. Città di Pontedera S.r.l. ha sempre cercato la massima collaborazione con tutte le componenti, compresa – forse prima tra tutte – la tifoseria organizzata ed i semplici appassionati di qualsiasi età. Abbiamo svolto riunioni, ascoltato tutte le esigenze, cercato di risolvere le eventuali problematiche, qualunque esse fossero, contribuito, nei limiti consentitici dalle normative statali e federali, ad alimentare la passione per i colori granata in giovani e meno giovani. Quanto letto oggi ha suscitato un’amarezza profonda, perché le doglianze dei tifosi si scontrano con dati oggettivi e insuperabili.
Si scontrano con la prassi, invalsa presso tutte le società, di prevedere che l’abbonamento abbia validità per tutte le gare interne, tranne una; si scontrano con quanto previsto nel contratto di abbonamento, in cui la cd. ‘Giornata Granata’ è espressamente esclusa dallo stesso; si scontrano con il comportamento del club che – anche se alla circostanza non è stato attribuito alcun rilievo – agli abbonati ha riservato, comunque, anche in tale occasione, prezzi popolarissimi, inferiori ad una partita di settore giovanile.
Ma non solo.
Si scontrano con le promozioni che da sempre riserviamo ai ragazzi fino a 13 anni (ingresso gratuito) e a quelli da 14 a 17 anni (prezzo ridotto), nonché alle donne e agli Over 65.. Ma si scontrano anche con una realtà obiettivamente diversa da quella descritta nell’articolo di stampa, una realtà che ha visto, sempre ed in ogni occasione, la società a supporto dei propri tifosi.
A questo punto, ci sembra francamente incomprensibile la contestazione secondo cui ‘la società ha venduto biglietti alla tifoseria nerazzurra senza restrizioni” in ordine alla quale precisiamo che la società, peraltro priva di competenze in proposito, non condivide affatto la politica in virtù della quale si debba impedire, senza alcuna ragione, l’accesso allo Stadio a chi – ancorché di fede diversa da quella granata – vuole assistere ad uno spettacolo, sportivo e di tifo, come quello di lunedì sera.
Compiute le superiori precisazioni, l’U.S. Città di Pontedera chiarisce che non è assolutamente sua intenzione alimentare polemiche, comunicando che, fin dalla prossima giornata, nulla cambierà nel rapporto con i propri sostenitori, ma allo stesso tempo difende con assoluta fermezza il proprio operato che in questi anni, dai campionati dilettantistici a quelli professionistici, nel rispetto di quanto previsto dalle normative, sia quelle sportive che quelle di ordine pubblico, è sempre stato a favore dei propri supporter, dai quali si sarebbe certamente aspettata, anche in questa occasione, lo stesso dialogo e ascolto che quotidianamente offre.”