Elena Bruno, nuova allenatrice delle giovani Granatine, è la nuova linfa vitale per il progetto del calcio femminile a Pontedera.
Quando sei arrivata?
Sono arrivata a Pontedera all’inizio di questa stagione sportiva, quindi intorno a settembre.
Cosa hai trovato a livello di organizzazione e strutture?
A Pontedera ho trovato un’ottima organizzazione e un terreno molto fertile sul quale far crescere un progetto importante, ma c’è tanto da lavorare. Si vede che si è iniziato da poco a investire sul settore giovanile, siamo ben strutturati a livello di prima squadra ma dobbiamo sviluppare meglio le giovanili. La struttura è una delle migliori dove abbia mai lavorato insieme a quella di Firenze.
Quali sono state le tue esperienze da allenatrice?
Ho studiato scienze motorie e insegno a scuola, per fare l’allenatrice ho preso il patentino Uefa A e quello di match analyst. Ho iniziato ad allenare a Firenze nel 2010/11, ero responsabile del settore giovanile e allenavo la scuola calcio, poi a livello agonistico ho iniziato nel 2013 con la primavera dell’Arezzo e negli ultimi 5 anni sono stata a Lucca come responsabile del settore giovanile e allenatrice.
Tornando più indietro quali sono state le tue esperienze da calciatrice?
Ho fatto il settore giovanile a Lucca arrivando fino alla prima squadra e conquistando la Serie A, da lì poi mi sono spostata tra Firenze, Pisa e Arezzo, un anno in Sardegna in Serie B. Ho girato un po’ tutta la Toscana.
Quali sono i progetti che avete in mente? Come possono fare delle ragazze interessate a giocare a iscriversi?
Ad oggi abbiamo ricostruito la Juniores e la Under 15, per il futuro speriamo di ampliare a livello numerico le rose di queste due squadre, sperando di fare anche un Under 12 e un Under 9 a livello di scuola calcio. Stiamo lavorando con le scuole e faremo degli open day per le bimbe in maniera da farle provare, senza nessun impegno, per vedere se si trovano bene e hanno voglia di iniziare. All’inizio dell’anno sono arrivate tante bimbe nuove e siamo molto contenti perché qualcosa si sta muovendo.
Quanto è importante avere la prima squadra maschile in Serie C?
Avere la prima squadra maschile in Serie C per noi è importante, perché ci da visibilità e ci permette di avere più risorse. Ci da credibilità e importanza, ma la speranza è che un giorno non ci siano più differenze di importanza tra calcio maschile e femminile.
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