La Serie A è il campionato con la più alta età media (27,1 contro una media di 25,9) ed è la seconda in Europa per numero di stranieri (57,71% contro una media di 45,68%).
Per il quarto anno consecutivo il nostro campionato non ha portato alcuna squadra a lottare per un trofeo internazionale limitandosi a vedere la Juventus eliminata in semifinale di Europa League dal non irresistibile Benfica. Questo il non esaltante stato di salute del nostro calcio alla fine della stagione 2013-14 ed alla vigilia del Mondiale.
La finale di Champions League tra Real Madrid e Atletico, e prima quella di Europa League, hanno evidenziato ancora una volta il dominio spagnolo che, come vedremo, non è casuale.
Prima di noi in tanti si sono avventurati in possibili spiegazioni, più o meno fondate. Superscommesse è voluto andare più a fondo nella questione ed ha confrontato i dati relativi ai dieci maggiori campionati europei.
Lo straniero non paga, meglio pochi ma buoni
Il dato relativo all’alta percentuale di stranieri dovrebbe far preoccupare i vertici del nostro movimento calcistico.
La Liga spagnola che, ricordiamo, ha visto il Siviglia conquistare l’Europa League ed ha due squadre in finale di Champions, è il quarto campionato con meno stranieri (solo il 38%). Stabilire una correlazione tra numero di calciatori provenienti dall’estero e successo internazionale non è immediato. Di certo il dato va evidenziato anche tenendo conto dei trionfi della nazionale spagnola, vincitrice dello scorso Mondiale e di due Europei consecutivi.
Solo la Premier League ci supera in questa speciale graduatoria con il 68.57% di stranieri, dato che ben si sposa con le scarse soddisfazioni che la nazionale inglese riserva da sempre ai propri tifosi.
Top 10 campionati europei |
Percentuale stranieri |
Premier Liga Ucraina |
33.68% |
Eredivisie Olanda |
33.73% |
Super Lig Turchia |
36.83% |
Liga |
38.33% |
Ligue 1 |
44.34% |
Bundesliga |
45.81% |
Premier League Russia |
47.77% |
Liga Sagres Portogallo |
53.00% |
Serie A |
57.71% |
Premier League |
68.57% |
Età media: Serie A un campionato per vecchi
Nei maggiori campionati europei giocano calciatori molto più giovani dei nostri. Il primato va alla massima serie olandese (23,8 anni di media) con la Bundesliga tedesca (24,9) e la Liga Sagres portoghese (25,4) subito dietro.
Mancanza di esperienza, è questa la frase che in Italia si adopera per giustificare lo scarso impiego di giocatori giovani.
Fuori dai confini nazionali la pensano in maniera del tutto opposta lanciando in prima squadra calciatori spesso ancora minorenni. Draxler, Goretzka, Ginter, Meyer, Volland, Lukaku, Hazard, Januzaj, Varane, Digne, Verratti, Shaw, Sterling, Barkley, Oxlade-Chamberlain, sono solo alcuni esempi di questa tendenza. Inoltre, ed è un’altra differenza con l’Italia, all’estero questi giovani talenti non sono sempre costretti al prestito in società minori, molto spesso trovano posto anche nelle grandi squadre.
La Serie A, invece, è stata capace quest’anno di lanciare un solo giovane italiano, quel Domenico Berardi assoluto protagonista del Sassuolo e autore di 16 gol stagionali. Ancora 19enne, il talento calabrese è stata la classica piacevole sorpresa piuttosto che la regola.
Top 10 campionati europei |
Età media |
Eredivisie Olanda |
23.8 |
Bundesliga |
24.9 |
Liga Sagres Portogallo |
25.4 |
Ligue 1 Francia |
25.6 |
Premier Liga Ucraina |
25.9 |
Super Lig Turchia |
26.4 |
Liga |
26.5 |
Premier League Russia |
26.8 |
Premier League Inghilterra |
26.9 |
Serie A |
27.1 |
Fonte Superscommesse.it