Formazione, informazione e sensibilizzazione.
Sono queste le tre parole chiave che guidano il cammino comune intrapreso da Lega B e dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Una collaborazione che in maniera strutturale riguarda da diversi anni l’ambito della violenza contro le donne e che nelle prossime giornate vuole contrastare un altro fenomeno di discriminazione presente nella nostra società, quello del razzismo.
Per questo, sin dal turno di campionato che inizia oggi, il 3° della Serie BKT, l’associazione che rappresenta i 20 club della B e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza si uniscono per dare il proprio contributo: durante le dirette tv, infatti, apparirà a fianco del risultato della gara la manchette con scritto ‘No al razzismo’ mentre dalla prossima giornata l’attività proseguirà in campo con creatività led e sui maxischermo.
Il presidente della Lega B Mauro Balata: ‘‘L’Italia è un Paese accogliente e la sua gente da sempre ha testimoniato uno spirito di condivisione verso tutti, in piena adesione ed attuazione ai principi costituzionali e contro ogni tipo di discriminazione. Da questo terreno fertile, in linea con il significato della “giornata della memoria” che si celebra domani 27 gennaio, dobbiamo lavorare per isolare quello sparuto numero di balordi che rovina l’immagine di tutti i veri tifosi, dentro e fuori dagli stadi, con atteggiamenti insensati, del tutto estranei alla nostra cultura e al pensiero della stragrande maggioranza degli italiani. Il mio ringraziamento va sempre al Dipartimento della Pubblica Sicurezza con il quale la Lega B conduce continue campagne di inclusione e non discriminazione”.
Il direttore del Servizio Analisi Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza Stefano Delfini: “Siamo lieti di condividere con la Lega serie B iniziative di sensibilizzazione comune su temi molto importanti come la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne, degli abusi sui minori e la discriminazione“.