Conte: “Voglio centrare qualcosa di importante, per me e per la Robur”

“Essere il nuovo allenatore del Siena mi riempie di gioia e di felicità”: sono queste le prime parole di Antonio Conte come nuovo allenatore bianconero.

Articolo di Angela Gorellini

Sono stato a Siena quattro anni fa e come tutti quelli che ci hanno vissuto non l’ho mai dimenticata. Appena ho saputo della possibilità di guidare la Robur ho dato la mia disponibilità al cento per cento. Non mi importa della categoria, avevo contatti anche con qualche squadra di serie A, ma l’entusiasmo, la serietà e l’ambizione del presidente Mezzaroma mi hanno conquistato. Il fatto che sia arrivato anche Giorgio, conferma la bontà delle intenzioni della proprietà: è un direttore sportivo con cui puoi lavorare in sinergia, cosa che non capita spesso. E infatti non ho voluto garanzie per quanto riguarda la costruzione della squadra, il fatto che ci siano loro due è la migliore garanzia che possa esserci”. “Per la prima volta – ha proseguito Conte -, ho chiesto, quasi quasi preteso, un contratto biennale. Gli altri anni volevo lasciarmi aperto uno spiraglio di libertà, oggi no perché credo fermamente nel progetto. Questa è una tappa fondamentale per la mia carriera e voglio essere artefice per me e per il Siena di qualcosa di importante“.

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Tante cose sono cambiate in quattro anni… “In bianconero ho mosso i primi passi di allenatore . ha ammesso il mister della Robur -, rispetto ad allora mi sento un professionista più bravo, più forte epiù  preparato. Delle esperienze vissute, da Bari a Bergamo, preferisco cogliere il lato positivo. L’amarezza per come è finita all’Atalanta c’è ovviamente: ho dato le dimissioni, ci ho pure rimesso economicamente, ma chi mi conosce sa che per me era l’unica opzione possibile. Ho preferito farmi da parte, visto che non c’erano i giusti presupposti, lasciando spazio a chi vedeva le cose in maniera diversa dalla mia”.
Alla base della scelta proprio l’unità di intenti con il mondo bianconero. “Ci sarà da lavorare e tanto – ha spiegato Conte -, ma sono qua per questo. A spingermi l’entusiasmo, l’umiltà, lo spirito di sacrificio e la voglia di riportare Siena dove merita. La mia fame di vittoria è la stessa del presidente e di Perinetti. E spero che venga condivisa anche da tutte le altre componenti in gioco. Dalla tifoseria alla stampa. Solo stando tutti dalla stessa parte riusciremo a tornare dove ci compete: si retrocede tutti insieme, si risale tutti insieme”.

Non ha dubbi Conte, sul modulo con cui la Robur giocherà il prossimo anno. “Il 4-4-2 – ha detto deciso -. E’ un sistema che a me piace molto. Il calcio che ho in testa non è improvvisato: ogni giocatore deve sapere cosa fare sia in fase di possesso palla che in fase di non possesso. La mia mentalità è quella di fare la partita“. “So che per Giorgio non sarà facile riuscire a sfoltire la rosa – ha aggiunto -, ma ho fiducia in lui e sono certo che farà di tutto per mettermi nelle condizioni ideali per lavorare già in ritiro. Ho a disposizione un’ottima squadra, in più rientrerà anche qualcuno. In questo senso vedo il bicchiere mezzo pieno. Mezzo vuoto, semmai, lo vede lui… Maccarone? Chi giocherà nella Robur dovrà essere motivato, determinato e umile. Il riferimento non è verso nessuno. Tecnicamente siamo un passo avanti rispetto alle altre squadre, ma in serie B se non hai la giusta cattiveria, gli avversari fanno presto a colmare il gap“.

Come secondo di Conte ci sarà Angelo Alessio. “Ci accomunano i trascorsi nella Juventus e nel Bari – ha concluso il neo mister bianconero –, non c’è due senza tre… Speriamo sia di buon auspicio. Non abbiamo ancora scelto il preparatore dei portieri e a tal proposito il mio pensiero va a Francesco Anellino che anche qua a Siena conoscevate bene, tanto da ricordare con il lutto al braccio la sua scomparsa. Per il resto rimangono D’Urbano e il suo staff: la struttura mi ha impressionato, sono rimasto piacevolmente sorpreso. Tutti ottimi professionisti con i quali sono sicuro verrà fuori un’ottima collaborazione. Fosse stato il contrario non avrei avuto problemi a dirlo”.

La voglia di affermarsi, l’ambizione di raggiungere qualcosa di importante. Anche per Angelo Alessio Siena rappresenta un significativo trampolino di lancio. O di ri-lancio, se si preferisce. Con Antonio Conte il feeling è scattato quando giocavano insieme alla Juventus, con Mezzaroma la prima volta che si sono visti qualche giorno fa. Insomma, se Conte è ‘carico a pallettoni’, il suo vice non è da meno. “Sono molto molto contento di questo nuovo incarico e di poter lavorare al fianco di Antonio – dice Alessio -. Lo conosco bene abbiamo giocato insieme: è un’ottima persona e un professionista ambizioso, come lo sono io. Credo e spero di poter fare bene in questa piazza”.

Sulla carriera.
“Non è la prima volta che faccio il vice, sono stato secondo di Colomba e di Agostinelli al Napoli – dichiara -. Per scelta ho poi deciso di allenare in serie C (Imolese, Massese e Spal con la quale ha raggiunto i playoff ndr). Per me si tratta di un ritorno importante“.

Il calcio è strano.
“Proprio come Antonio anche io ho dei trascorsi nel Bari – sottolinea Alessio -, ci ho giocato dal ’92 al ’95. E poi conosco bene anche Giorgio Perinetti…”.

Ottimo l’impatto avuto con Siena e con il Siena.
“C’ero stato solo una volta prima d’ora – spiega il vice -, ma é bellissima. Come splendido é il campo: credo che qualsiasi giocatore lo possa apprezzare. Il presidente mi ha fatto davvero una buonissima impressione, é giovane, entusiasta, disponibile, alla mano. Ci sono tutti i presupposti per poter fare bene”

Fonte: Fedelissimoonline

[articolo aggiornato a dicembre 2012]